Franco Pasqualetti
Uno sbaglio? Uno scherzo? Un furto? Sicuramente un giallo

Franco Pasqualetti Uno sbaglio? Uno scherzo? Un furto? Sicuramente un giallo
Franco Pasqualetti
Uno sbaglio? Uno scherzo? Un furto? Sicuramente un giallo quello del busto al Pincio di Ariosto. La scultura di marmo che campeggia tra i viali di villa Borghese non è quella dell'autore dell'Orlando furioso.
Tutto ha avuto inizio circa quattro anni fa: la statua di Ludovico Ariosto fu distrutta dai vandali, scaraventata a terra senza la testa. Lo ha documentato con un servizio sullo stato di degrado dell'area verde anche il Corriere della Sera. Ecco allora che, dopo la denuncia, la Sovrintendenza si è attivata per sistemare i danni. Il busto è stato portato nelle officine di restauro. Circa un mese fa è comparso il nuovo busto, peccato però che non sia quello originale scolpito da Francesco Benaglia: la testa è di un'altra persona. Sicuramente non del celebre Ariosto.
Che fine ha fatto l'originale? E di chi è la testa posizionata? Sono tutte domande che a cui ora la Sovrintendnza dovrà dare una risposta. Già, perché un busto sbagliato è la stessa cosa, se non peggio, di averne uno rotto. Di sicuro un caso simile non c'è mai stato. «Sicuramente è una cosa singolare - sottolineano dall'assessorato alla Cultura - verificheremo cosa è successo e rimetteremo le cose a posto. Potrebbe anche esserci la mano di qualche burlone che ha scambiato le teste. Invieremo gli esperti per verificare quanto accaduto».
Fatto sta che i busti del Pincio sono ridotti davvero malissimo. Il sistema di videosorveglianza che doveva tutelarli dai raid notturni è fuori servizio da 5 anni. Così il giardino della memoria artistica voluto da Giuseppe Mazzini, nel 1849 è all'abbandono. La storia racconta che gli scalpellini di Trastevere, rimasti senza lavoro, chiesero di esser impiegati nella realizzazione di busti per adornare il Pincio. Arrivò l'ok è venne realizzato quel percorso dove campeggiano tutti gli illustri poeti, artisti e scrittori italiani che diedero lustro alla penisola nel mondo. L'ultimo ad ottenere un busto al Pincio fu Sidney Sonnino. Era il 1960, l'anno delle Olimpiadi. Ma quella era un'altra Roma, dove i busti del Pincio avevano ancora la testa.
Oggi, tra danni, scritte e furti, sono 225 le opere da sistemare. Tra queste c'è sicuramente quella di Ariosto che non è Ariosto. In questo caso più furioso che mai.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Gennaio 2020, 05:01
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