Francesco Balzani
ROMA - Un coro di no e l'avvertimento di Ceferin: «Sospenderemo

Francesco Balzani
ROMA - Un coro di no e l'avvertimento di Ceferin: «Sospenderemo tutti». Il day after dell'annuncio epocale della fase 2.0 del calcio europeo con la creazione della Superlega (finanziata da JP Morgan) è stato bollente. La giornata è iniziata con la contromossa dei dodici club scissionisti (Manchester City e United, Juve, Inter, Milan, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Tottenham, Barcellona, Real e Atletico Madrid) pronti a fare causa alla Fifa e alla Uefa per proteggere i propri diritti. Oltre alla conseguente uscita dall'Eca (e le dimissioni di Agnelli da presidente). Un muro contro muro che ha vissuto picchi inimmaginabili e pure la retromarcia del Barça: «Valutiamo alternative come un Supermondiale per club». In mattinata erano arrivati i no all'invito per altri 5 posti da parte di top club come Psg, Bayern Monaco e Dortmund. I 20 club riceverebbero un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro da dividersi e hanno presentato il progetto sul loro nuovo sito ufficiale.
Qualche minuto dopo ecco il duro attacco di Ceferin che nel frattempo ufficializzava la nuova Champions dal 2024. Quella a 36 squadre con la formula del gruppo unico e 10 gara garantite. «Non ho mai visto persone come Agnelli. Non pensavo potesse mentire così di continuo. Sabato aveva detto che erano solo voci, poi ha spento il telefono. L'avidità è così forte che sconfigge tutti i valori umani». Poi la minaccia del numero 1 dell'Uefa: «I calciatori che parteciperanno alla Superlega non giocheranno né Mondiale né in Europa». Parte dell'Esecutivo ha chiesto misure immediate, fino all'esclusione dei club dalla Champions e dai campionati in corso. L'Uefa deciderà nella riunione esecutiva, in programma tra giovedì e venerdì, mentre ieri sera è andata in scena l'Assemblea di Lega con richiesta chiara di Inter, Milan e Juve: «Vogliamo restare in A». Nel caso di sospensione dei club si creerebbero situazioni paradossali. Il Psg sarebbe già padrone della Champions, la Roma si ritroverebbe in finale contro il Villarreal, lo scudetto lo vincerebbe l'Atalanta, in Spagna e Inghilterra festeggerebbero Siviglia e Leicester. Anche il premier Draghi attacca: «Siamo al fianco dell'Uefa. Preserviamo i valori meritocratici dello sport». No decisi pure da Macron e Johnson: «La Superlega è una minaccia per il principio di solidarietà e di merito sportivo». Per Voeller si tratta di «un crimine contro il calcio», per Neville di «un atto disgustoso».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Aprile 2021, 05:01
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