Francesco Balzani
ROMA - Non c'è spazio per sospiri di sollievo o sorprese

Francesco Balzani ROMA - Non c'è spazio per sospiri di sollievo o sorprese
Francesco Balzani
ROMA - Non c'è spazio per sospiri di sollievo o sorprese positive. Non a Trigoria, almeno da qualche anno. Nicolò Zaniolo paga di nuovo il conto alla sfortuna e in settimana si opererà al ginocchio sinistro (ma non a Villa Stuart per volere del giocatore) a 8 mesi dall'intervento al destro dopo il crack con la Juve. La diagnosi è la stessa di allora: rottura del crociato anteriore. I tempi di recupero enormi: 6-7 mesi. Un dramma sportivo che colpisce il gioiello più luminoso della Roma e della Nazionale, un infortunio arrivato al 41' di una partita contro l'Olanda giocata senza preparazione fisica e in una competizione che poteva essere evitata in questo folle anno segnato dal Covid. «Ora la Roma può fare causa alla Fifa o all'Uefa», precisa l'avvocato Grassani. Nicolò è arrivato alle 9 di ieri a Villa Stuart accompagnato dalla fidanzata Sarah. Mezz'ora dopo è arrivato il responso. Terribile, ma prevedibile già due sere fa. «Ringrazio tutti, tornerò presto», il messaggio del numero 22 sui social. Poco dopo sono arrivati gli auguri di tutto il mondo del calcio: da Totti a Milik, al ct Mancini, passando per Gravina e la maggior parte dei club del campionato. A 21 anni nessuno era stato più sfortunato di Zaniolo che entra in una statistica allarmante: negli ultimi 10 anni in Italia si registra un +400% di infortuni al crociato. Una botta anche a livello mentale che necessiterà del supporto di una città che gli ha fatto sentire tutta la sua vicinanza. Ieri Nicolò ha passato la giornata con la famiglia e la fidanzata ritrovando a poco a poco la serenità dopo una notte passata tra lacrime e imprecazioni. Fonseca quindi si ritrova senza Zaniolo fino a marzo e a dieci giorni dall'inizio del campionato. Ora i tifosi si aspettano che Friedkin possa battere un colpo dopo giorni di apatia di mercato. I candidati per raccogliere l'eredità (momentanea) di Zaniolo sono: Bernardeschi, Chiesa e De Paul. Il primo potrebbe arrivare in uno scambio con Florenzi. Più difficile arrivare al fiorentino mentre per De Paul l'Udinese vuole 35 milioni; più semplice arrivare a Kokorin dello Spartak contattato in serata. Cifre alte, anche per questo non è da escludere alla fine la sola permanenza di Under o Kluivert. Per il momento Fonseca si affiderà a Mkhitaryan e Carles Perez che ieri è risultato negativo al tampone. Improbabile a questo punto la partenza di Dzeko. Ufficiale, infine, il passaggio di Schick al Bayer Leverkusen. Ora si può chiudere per Smalling.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Settembre 2020, 05:01
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