Formigoni ai domiciliari «Ha capito i suoi sbagli»

Formigoni ai domiciliari «Ha capito i suoi sbagli»
Dopo 5 mesi ha lasciato il carcere di Bollate. I giudici della Sorveglianza hanno concesso i domiciliari a Roberto Formigoni, condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione nel processo sulla Fondazione Maugeri. Sconterà la pena a casa dell'amico Walter Maffenini, docente di Statistica all'Università Bicocca.
Nonostante la Spazzacorrotti abbia reso più difficile ottenere le misure alternative alla detenzione, per i giudici Formigoni «ha saputo rileggere la sua vicenda comprendendone gli sbagli», a partire dalla sua amicizia con Daccò, dalle vacanze in yacth e dai viaggi ai Caraibi. Nel carcere di Bollate, poi, ha saputo tenere «un profilo basso» con gli altri detenuti, che gli chiedevano molti favori. Lui si è aggrappato alla fede, al volontariato e al lavoro in biblioteca. Anche se volesse collaborare, poi, per Formigoni «non c'è più spazio» per nuove rivelazioni, perché i processi hanno già ricostruito i fatti legati al crac della Maugeri e del San Raffaele. E così, per l'ex governatore lombardo che ha compiuto 72 anni e che ha diritto ai benefici penitenziari, la soluzione più adeguata è quella di scontare la sua condanna ai domiciliari.(V.Gol.)
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Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Luglio 2019, 05:01
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