Ferro Cosentini
MILANO - Più cucina, meno entertainment. MasterChef torna

Ferro Cosentini MILANO - Più cucina, meno entertainment. MasterChef torna
Ferro Cosentini
MILANO - Più cucina, meno entertainment. MasterChef torna ad occupare il palco della prima serata da domani su Sky Uno, e dal 27 dicembre dalle ore 19.50 in striscia quotidiana, all'insegna della sostanza. Meno puntate in esterna (a La Colombaia di Vercelli, al Teatro Regio di Parma, al ristorante Armani di Milano e in un segretissimo ristorante stellato all'estero prima del gran finale), meno spettacolarità di sapore televisivo (leggi: gare in velocità), e più fornelli.
«L'asticella si è alzata», spiegano in coro i tre giudici Bruno Barbieri (il veterano), Antonino Cannavacciuolo (il duro) e Giorgio Locatelli (il gentleman). Ed è vero. «Perché - spiega il secondo del trio - Questo programma ha cambiato percezione e linguaggio degli italiani appassionati di cucina. È stata una rivoluzione culturale. A casa forse non vedete particolari che noi notiamo in studio: ad esempio, come viene afferrato un piatto. Ormai nessuno sbaglia». Le novità del cooking show più amato dal pubblico sono contate ma efficaci: sarà un'edizione verde (attenta cioè all'ambiente e al plastic-free) e spunta il grembiule grigio. Cosa sia è presto detto: per finire tra i venti concorrenti della Masterclass si devono passare tre step: presentazione di un piatto a scelta, test di abilità e sfida finale. Ottenendo i tre sì dei giudici. Ma chi dovesse convincere al primo colpo due giudici su tre con il proprio piatto può vestirsi di grigio, giocarsi una prova di abilità e, nel caso uno dei tre giudici decida di puntare su di lui, andare avanti.
Tutto più facile? Nemmeno per sogno, spiega Chef Barbieri: «Il nostro giudizio si fa più severo, perché il livello dei concorrenti è più alto. A MasterChef non viene più chi ci prova, ma chi ci crede. Dopo nove anni i concorrenti vengono armati di tecnica e conoscenza. Ognuno di loro potrebbe lavorare in un ristorante». «È bello quando alla fine del programma pensiamo a chi vorremmo a lavorare con noi, vuol dire che tra quei concorrenti c'è qualità», ha aggiunto Cannavacciuolo. E poi, infine, ci saranno tre giudici al posto di quattro: «Questo permette una maggiore velocità spiega Chef Locatelli e anche la possibilità, da parte nostra, di poter interagire di più con i concorrenti, concentrandoci sui piatti». In MasterChef 2019 ci sarà una maggiore contaminazione con l'etnico anche se precisa Locatelli la cucina italiana è quella che ha meno necessità di attingere dalle altre. E aggiunge: «MasterChef ha cambiato la connessione che c'era tra buona cucina e elitismo: in futuro la cucina sana e di qualità sarà un diritto». Tra gli ospiti attesi, giovani chef emergenti e il più grande francese di oggi, Yannick Alleno, poi i super ospiti tra cui il maestro pasticciere Iginio Massari, gli chef stellati, Jeremy Chan e Henrique Fogaca.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Dicembre 2019, 05:01
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