Ferro Cosentini
MILANO - «La tv? Ne divoravo ore al pomeriggio, a casa da

Ferro Cosentini
MILANO - «La tv? Ne divoravo ore al pomeriggio, a casa da ragazzino, quando i miei genitori erano al lavoro. E poi la sera, i varietà e i film: dai Bellissimi di Rete4 al cinema d'essai di Ghezzi su Rai3. I Promessi Sposi del Trio restano un mio mito, così come il Maurizio Costanzo Show, dove per la prima volta vidi Pedro Almodovar. E poi Fantastico e il Festival di Sanremo: ci son edizioni che mi hanno segnato».
Quando Filippo Timi parla di televisione è come se fosse attraversato da una scossa elettrica, e appare incredibilmente sincero: curioso, per un fuoriclasse del palcoscenico, che raramente (eufemismo) fa ospitate sul piccolo schermo e che apre i teatri con uno schiocco di dita. «La verità è che in televisione, per apparirci, occorre essere invitati», scherza l'attore perugino, che intanto è la stella del cast della serie I delitti del BarLume su Sky. Contrasti e contraddizioni, che sono poi la base del doppio show prodotto da Rai3 e da Ballandi e intitolato Skianto - che Filippo Timi sta per portare sullo stesso canale, giovedì 13 e 20 febbraio in prima serata:
«Ho mutuato il concept dal mio omonimo spettacolo teatrale spiega l'attore - ma si tratta di un progetto scritto per la tv insieme alla mia collaboratrice Pamela Maffioli: Skianto è un concetto, è lo stupore che ci coglie sempre nella vita, sono gli accostamenti spiazzanti, l'ironia e la voglia di giocare». Le due puntate vedono al centro Timi come mattatore e riproducono due generi relativi ad altrettanti periodi storici: Skianto Sanremo 67 ricostruisce il Festival dell'esclusione di Luigi Tenco, con una guida speciale come Pippo Baudo, e nel quale Timi è protagonista di duetti con artisti come Raphael Gualazzi, Petra Magoni, Mario Biondi, e di travestimenti, giochi ipotetici (cosa sarebbe successo se Tenco fosse ancora tra noi, o se io fossi nato Mina?), e monologhi impossibili, mentre Skianto Fantastico Show riporta in vita il varietà anni Ottanta:
«Sono un appassionato di talent show rivela Filippo Timi ma penso che, accanto ad essi, un varietà di qualità potrebbe tornare a conquistarsi spazio in tv, con paillettes, glitter e costumi. Anche il Festival, quest'anno, ha fatto molo varietà». L'esordio da mattatore tv prevede anche un disco, sempre intitolato Skianto (uscita 13 febbraio) nel quale Timi reinterpreta dieci brani di Fred Buscaglione:
«Lo amo conclude l'attore era cantante e attore, ha creato un immaginario sconvolgente per l'epoca. E poi io quando canto non balbetto, per me è una gioia. Sanremo? Da due edizioni mi invitano, ma mi terrorizza. Chissà, in futuro».
Nella foto, Filippo Timi con Petra Magoni, tra gli ospiti del programma
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Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Febbraio 2020, 05:01
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