Enrico Sarzanini
ROMA Non basta il gol numero 101 di Immobile con la maglia

Enrico Sarzanini
ROMA Non basta il gol numero 101 di Immobile con la maglia della Lazio per evitare un'altra sconfitta contro il Celtic in Europa League. Esattamente come avvenuto nella sfida di Glasgow, i biancocelesti prima vanno in vantaggio con Immobile poi, complice qualche leggerezza di troppo, cadono sotto i colpi di Forrest e Ntcham e dicono praticamente addio alla qualificazione. Per sperare nel passaggio di turno la Lazio dovrà vincere le prossime due sfide contro Cluj e Rennes e sperare che all'ultima giornata non ci sia il biscotto tra i romeni e Celtic. Resta l'amarezza per una gara dominata a tratti e mai chiusa, un trend che sta caratterizzando questa stagione.
«Dopo 1-0 avremmo dovuto cercare con più insistenza il raddoppio, poi i pali, le parate di Forster e l'arbitro che ha indirizzato la partita. Sull'1-1 c'era un rigore clamoroso su un tiro di Immobile (fallo di mano di Jullien, ndr). A dieci minuti dalla fine, un episodio del genere avrebbe cambiato il corso delle cose. Con 23 tiri a 10 dovevi vincere, era stata interpretata bene». Per passare il turno adesso servirà un miracolo: «La qualificazione è ormai compromessa anche se abbiamo ancora qualche piccola speranza. Gli scozzesi hanno vinto due volte contro di noi, potranno battere anche il Cluj in Romania. Era un girone difficile, ma alla nostra portata». Il tecnico torna sulla gara: «Abbiamo perso una partita dove abbiamo messo tutto noi stessi, qualche giocatore non era al massimo. Leiva e Caicedo non erano al top, con Cataldi e Correa in salute oggi non sarebbero partiti titolari». Lazio poco precisa sotto porta ma anche molto distratta in difesa: «I due gol presi creano rammarico sottolinea Inzaghi - non sono state giocate su azione, ma derivanti da errori individuali nostri». Guai però a gettare la croce sui singoli: «Berisha e Jony hanno fatto quello che avevo chiesto, individuare i colpevoli non mi sembra il caso. Purtroppo è girato tutto storto».
Immobile continua a segnare ma non è la serata giusta per festeggiare: «Avrei preferito non segnare e vincere questa gara. Per me l'importante è sempre la squadra. Purtroppo in Europa le disattenzioni le paghi, soprattutto se giochi contro una grande squadra». L'attaccante torna sul rigore non concesso dall'arbitro: «Era netto ma resta l'amarezza per come abbiamo giocato». Così sulla qualificazione appesa ad un filo: «E' quasi impossibile ma la testa è già al Lecce, perché vogliamo rifarci».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Novembre 2019, 05:01
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