Enrico Chillè
Partecipò al raid incendiario che, a Centocelle, causò

Enrico Chillè
Partecipò al raid incendiario che, a Centocelle, causò la morte di tre giovanissime sorelle che dormivano in un camper e, per questo motivo, i giudici hanno deciso di infliggere il massimo della pena. Serif Seferovic, il nomade 22enne ritenuto responsabile di quell'attacco, è infatti stato condannato all'ergastolo dai giudici della III Corte d'Assise, che hanno accolto in pieno le richieste dei pm.
Seferovic è accusato di omicidio plurimo, detenzione e utilizzo di armi di guerra e incendio doloso, dopo quanto accaduto il 10 maggio 2017 in un parcheggio di piazza Guatteri: il lancio di due molotov aveva scatenato un rogo nel camper in cui dormiva una famiglia rom di 13 persone. Tutti gli occupanti erano riusciti a mettersi in salvo, tranne le sorelle Elisabeth, Francesca e Angelica Halilovic, rispettivamente di 20, 8 e 4 anni. Un episodio, quello, che suscitò commozione e rabbia tra tutti gli abitanti del quartiere. Sull'origine dolosa c'erano pochi dubbi, ma ben presto le indagini si concentrarono su alcuni dissidi economici tra le famiglie Halilovic e Seferovic, maturati nel campo di via Salviati.
Serif Seferovic fu arrestato qualche giorno dopo a Torino: era appena tornato libero dopo aver patteggiato una condanna a due anni per lo scippo a Zhang Yao, la studentessa cinese di 20 anni morta, investita da un treno il 5 dicembre 2016, nella zona di Tor Sapienza, mentre inseguiva alcuni rom che le avevano appena rubato il cellulare, tra cui lo stesso Seferovic. Secondo gli inquirenti, nell'omicidio delle tre giovani sorelle erano coinvolti, oltre a Seferovic, il fratello Renato e la moglie di quest'ultimo, Lizabeta Vicola, condannata l'anno scorso a 20 anni col rito abbreviato. Renato Seferovic, invece, è ancora latitante e si ritiene che sia fuggito in Bosnia subito dopo il raid incendiario di Centocelle. In particolare, le indagini si erano concentrate su un altro episodio, risalente a cinque giorni prima: il camper in cui viveva la nonna delle tre sorelle, parcheggiato in via Romolo Balzani, era andato a fuoco dopo il lancio di due molotov.
L'omicidio delle giovanissime sorelle Halilovic, avvenuto oltre due anni fa, aveva sconvolto e commosso gli abitanti di Centocelle.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Settembre 2019, 05:01
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