Enrico Chillè
Il grande crash globale di Internet. I più grandi siti

Enrico Chillè
Il grande crash globale di Internet. I più grandi siti web al mondo, ieri mattina, hanno smesso di funzionare nello stesso momento, causando il panico tra gestori e utenti. Si è pensato immediatamente a un cyber-attacco, ma a quanto pare gli hacker non c'entravano.
I siti web più famosi, importanti e visitati al mondo, all'improvviso, non potevano essere raggiunti dagli utenti o avevano notevoli difficoltà nel caricamento. Dai più importanti portali di informazione al mondo (Bloomberg, New York Times, Guardian, Financial Times, CNN, BBC, Le Monde, The Verge, El Mundo e gli italiani Corriere della Sera, Repubblica e Gazzetta dello Sport) fino a piattaforme come Amazon, Paypal, Reddit e Twitter, passando addirittura per siti istituzionali di primissimo livello, come quelli della Casa Bianca o del governo britannico. La maggior parte dei più importanti siti al mondo risultava irraggiungibile con messaggi di errore come 503 Service Unavailable o I/O Error.
Vista la portata del disservizio, la prima ipotesi è stata quella di un potentissimo attacco hacker su scala globale, ma in realtà il gigantesco black-out del web pare sia stato causato da un semplice bug nei sistemi informatici di Fastly, uno dei principali fornitori di servizi di cloud computing. Tra i clienti dell'azienda statunitense ci sono proprio le più ricche multinazionali e gli enti istituzionali delle grandi potenze mondiali. Fastly, azienda fondata a San Francisco dieci anni fa, gestisce tra i più grandi Content Delivery Network al mondo ed ha spiegato che il malfunzionamento su scala globale era dovuto ad un errore nei servizi di configurazione. I CDN sono infrastrutture fisiche che consentono una rapida fruizione dei contenuti digitali agli utenti da tutto il mondo, attraverso la tecnologia delle copie cache. Ieri, però, qualcosa è andato clamorosamente storto. Fastly ha poi annunciato di aver introdotto una soluzione di software alle 12.36 (ora italiana), ma per far tornare il web a pieno regime, senza intoppi per tutti gli utenti, ci sono volute diverse ore.
Al momento non c'è alcuna indicazione sul fatto che i problemi di Fastly siano stati causati da un attacco hacker. Ma l'interruzione di un'ora mostra la vulnerabilità del web e, affermano gli analisti, i rischi di un mondo tutto e sempre online. «È sorprendente che un piccolo pezzo dell'immenso puzzle di internet sia in grado di causare uno stop di tale dimensioni», ha commentato ad esempio Ben Wood, analista alla società di consulenza tecnologica CCS Insight. Inevitabili anche le ripercussioni sul mercato azionario, anche se dopo la risoluzione del problema, il titolo di Fastly a Wall Street è riuscito a guadagnare il 4,8%.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Giugno 2021, 05:01
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