Enrico Chillè
Cosa accadrebbe se la Roma riuscisse a liberarsi dalle sfighe

Enrico Chillè
Cosa accadrebbe se la Roma riuscisse a liberarsi dalle sfighe che a più riprese hanno colpito la squadra giallorossa? È ciò che Romolo Buffoni, già caposervizio dello sport di Leggo e ora al Messaggero, immagina nel suo romanzo Un sogno chiamato Roma. La storia parte dal presente e arriva fino al 2027, con i giallorossi divenuti una corazzata europea e giunti in finale di Champions: Riccardo, il protagonista, parte con i suoi amici per l'appuntamento con la storia. Un romanzo ideale per i tifosi della Roma e non solo, grazie ai tanti riferimenti al mondo del calcio italiano.
Come è venuta l'idea di un romanzo un po' distopico?
«Sono partito da fatti e persone reali, plasmando il futuro con la fantasia. Nel libro Riccardo sconfigge il sortilegio del numero 7, nato dal cambio della data di fondazione dal 22 luglio al 7 giugno 1927. Per sviluppare la storia ho utilizzato una chat reale con alcuni amici, che ho coinvolto nella mia follia».
Dopo l'occasione persa a Benevento, quante chance reali di Champions ha la Roma?
«L'emergenza in difesa ha portato Fonseca a trascurare l'attacco. La Roma finora ha fatto il suo, ad eccezione del derby perso in malo modo. Napoli, Juve, Lazio e Atalanta hanno avuto incidenti di percorso e questo ha spianato la strada alla Roma, ma con il loro ritorno sarà dura difendere il quarto posto».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Febbraio 2021, 05:01
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