Emilio Orlando
Volevano allargare il loro potere. E prendersi tutta Roma Sud.

Emilio Orlando
Volevano allargare il loro potere. E prendersi tutta Roma Sud. Ma le mire del temutissimo clan dei Casamonica sono state spente dalla Procura che ieri ha inferto l'ennesimo colpo alla loro rete: 22 arresti e una serie infinita di intercettazioni e prove documentali.
Grazie alle alleanze maturare con le organizzazioni di narcotrafficanti del Tuscolano e con i broker esteri stavano per imporre definitivamente in controllo su tutte le attività criminali della zona ma anche in altri quartieri come Garbatella, Tor Marancia e l'Eur: tre aree da sempre in mano a piccoli criminali locali ma fonte di denaro indiscussa. L'associazione per delinquere smantellata all'alba di ieri, al termine di un blitz anticrimine dei carabinieri della compagnia Casilina, ha permesso di mettere ulteriormente in luce uno spaccato delinquenziale, che come una metastasi, aveva creato piazze di spaccio sul modello di quelle campane gestite dalla Camorra al Quadraro ed a Porta Furba.
Nella rete dei detective coordinati dalla direzione distrettuale antimafia sono finiti, Domenico, Massimiliano, Guerrino e Salvatore Casamonica, Daniele Alimenti, Marco Bettarelli, Giorgio Bertagna, Alessandro Bonilauri, Maurizio Burdi, Fabio Massimo Casavecchia, David Cioli, Federico D'Aggiano, Franco D'Angelo, Alessia D'Antò, Roberto e Silvia Di Filippo, Davide Fidani, Atilano Guardigli, Mauro Mantini, Attilio Marchi, Simone Martinelli, Simone Mercanti, Antonio Tanda Francesca Taraburelli e Andrea Vecchio. Rette, addetti alle consegne e pusher, ciascuno dei sodali del clan aveva un ruolo nell'organigramma verticistico che faceva capo ai membri della famiglia Casamonica.
Il volume d'affari prodotto dallo spaccio generava un fiume di denaro sporco, quantificato dagli inquirenti in centomila ogni mese che veniva reinvestito in attività commerciali apparentemente lecite. Dopo la demolizione degli otto villini del Quadraro dove i Casamonica avevano creato un fortino dello spaccio di cocaina, gli affari malavitosi del clan legati al narcotraffico si erano spostati in altre strade del tuscolano e della Romanina rimaste ancora roccaforte dei Casamonica e dei loro sodali.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2019, 05:01
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