Emilio Orlando
Una truffa, che diventa un'estorsione e poi una rapina a mano

Emilio Orlando
Una truffa, che diventa un'estorsione e poi una rapina a mano armata aggravata anche dal metodo mafioso.  Con queste accuse la squadra mobile della questura ha arrestato Guido Casamonica e la convivente Luana Caracciolo già in passato coinvolta in truffe ed episodi analoghi. Una figura quest' ultima che secondo gli inquirenti è caratterizzata da un'alta pericolosità sociale. La coppia aveva proposto in affitto ad un egiziano un appartamento in via Michele Migliarini allo Statuario. Lo straniero, che lavora in un ristorante vicino la stazione Termini, dopo aver consegnato ai due malviventi una somma di denaro a titolo di caparra, scopre che l'immobile non risultava censito al catasto e pertanto non avrebbe potuto trasferirvi la residenza anagrafica.  Quel documento che Luana Caracciolo gli aveva consegnato come prova dell'accatastamento era in realtà carta straccia perché falsificato. Le case che gli aveva proposto in affitto erano tutte abusive, ma vengono comunque locate dalla famiglia Casamonica al nero, senza contratto e senza dichiararle all' agenzia delle entrate. Dopo la beffa, per l'egiziano comincia un inferno fatto di violenza e prevaricazione da parte di Luana Caracciolo e Guido Casamonica forti entrambi della capacità intimidatoria del clan a cui i due appartengono. La donna, dall' indole criminale, violenta ed aggressiva ha preso a schiaffi a pugni l'egiziano che richiedeva indietro i soldi della caparra, mentre il Sinti lo minacciava con una pistola costringendolo a farsi consegnare altri settecento euro che il poveretto aveva nella tasca della giacca. I due hanno continuato a minacciare la loro vittima, obbligandolo a ritirare la denuncia che nel frattempo aveva fatto alla polizia.
La sottomissione e la prevaricazione dei Casamonica nei confronti dei più deboli e degli stranieri è ormai acclarata dalle condanne definitive di alcuni appartenenti al clan. Il primo a denunciare il clan per usura ed estorsione fu un altro straniero libanese che venne costretto a fare alcuni lavori di marmo in una delle ville dei Casamonica alla Romanina senza poi essere pagato.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Giugno 2019, 05:01
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