Emilio Orlando
Tre rapine in serie con sparatoria ed un ferito lo stesso giorno,

Emilio Orlando
Tre rapine in serie con sparatoria ed un ferito lo stesso giorno, nel giro di poche ore. Malviventi, non solo per denaro ma anche per noia. Una delle vittime è stata ferita all'inguine da un proiettile 7.65 sparato dal più anziano della banda. Come i protagonisti del film Vite a perdere, improvvisavano i raid dopo averli decisi seduti ai tavolini di un bar a Torre Spaccata, tra una bottiglia di birra e l'altra. Con la pistola dalla matricola abrasa infilata alla cintola e una mazza ferrata per spaccare tutto.
Gli obbiettivi dove mettere a segno i colpi, li sceglievano casualmente senza pensarci due volte. Mentre percorrevano le strade della zona sud est della Capitale e dell'hinterland, una volta individuato il bersaglio, il più agguerrito dei tre scendeva con la rivoltella in pugno, faceva razzia del denaro contante che trovava nella cassa, esplodeva un colpo di pistola a scopo intimidatorio e poi fuggiva a bordo di una Renault Clio scura di proprietà della convivente dell' altro complice che insieme all' autista gli preparava al fuga. I tre episodi accertati si sono verificati tutti l' 11 settembre scorso, due a San Cesareo nel bar Area 51 in via Proust, nella sala slot Belvedere51 di via Maremmana dove hanno ferito il buttafuori e nella Capitale la gang si è materializzata qualche ora dopo nel bar Star Dust utilizzando lo stesso modus operandi.
La ferocia e la spregiudicatezza del cinquantunenne Marco Staiano, del venticinquenne Carlo Contaldo e di Mattia Paoloni di un anno più grande del secondo, arrestati ieri mattina all' alba dai carabinieri della compagnia di Palestrina coordinati dalla Procura di Tivoli, va ricercata, secondo gli inquirenti proprio nel bisogno continuo di soldi che avevano. Prima dell' ultima rapina, quella commessa a Roma, la macchina dove viaggiavano i malviventi era stata fermata sul raccordo anulare da una pattuglia del commissariato Romanina.
Gli stessi agenti che erano poi intervenuti nel bar rapinato avevano collegato le persone identificate venti minuti prima della rapina con gli autori del colpo. La collaborazione tra polizia e carabinieri è stata fondamentale per l' arresto dei malviventi. In un occasione, si legge nel ordinanza in carcere, Mattia Paoloni, che era alla guida del mezzo della fidanzata è stato minacciato con la pistola puntata alla testa da Staiano per costringerlo ad fare il complice.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Ottobre 2019, 05:01
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