Emilio Orlando
Quando la madre è rincasa ed ha visto la sedia davanti alla

Emilio Orlando
Quando la madre è rincasa ed ha visto la sedia davanti alla finestra aperta ha lanciato un urlo di strazio. Le volanti, le ambulanze e i vigli del fuoco che rincasando aveva incrociato nel cortile erano la conferma di un tragico presagio. Il corpo della figlia tredicenne giaceva in un lago di sangue, attorniato dagli agenti sotto i balconi di un palazzo grigio.
Le indagini per capire che cosa abbia spinto la ragazzina a farla finita lanciandosi dal nono piano di un palazzo in via di Valle Aurelia hanno portato subito ai social network: messaggi anonimi, ingiuriosi e minatori che riceveva quotidianamente sulla chat Thiscrush.net, diffusissima fra gli adolescenti. Prima di suicidarsi la giovane ha ricevuto una telefonata, che gli inquirenti stanno analizzando. I motivi del gesto estremo potrebbero risiedere nel contenuto di quella chiamata. Anche su questo sono state ascoltate le amiche della giovane.Il procuratore aggiunto Maria Monteleone ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio per in momento contro ignoti, ma con il passare delle ore i responsabili del presunto stalking telematico verranno identificati dalla polizia postale, impegnata a recuperare i messaggi cancellati. I post di insulti scritti da una mano sconosciuta, ma forse ben nota alla ragazzina, che spariscono automaticamente dopo averli letti, uniti alle difficoltà scolastiche e all'imminente separazione dei genitori avrebbero creato in lei un mix mortale di disagio, paura e preoccupazione per il futuro che viveva con ansia. Ieri mattina avrebbe dovuto sostenere una verifica di matematica a scuola e sembra che la cosa la preoccupasse particolarmente.
L.D.F, queste le sue iniziali, era un'adolescente dal carattere molto forte, nonostante la tenera età, sensibilissima ed attenta alla famiglia ed alle amicizie. «Era una ragazzina molto rispettosa ed educata - raccontano alcuni condomini con le lacrime agli occhi e la voce rotta dal pianto. La ricordano così tutti i conoscenti ed amici. Le piaceva trascorre ore spensierate con le compagne di scuola e le amiche del vicinato - nessuna tensione a casa tranne qualche rimprovero per il profitto scolastico».
Le indagini sono condotte oltre che dal commissariato Aurelio anche dalla Mobile e dalla Postale, che avrà il compito di ricostruire la messaggistica della chat dove L. era solita conversare con altri coetanei. Proprio in quelle conversazioni e nella telefonata ricevuta pochi istanti prima di morire, secondo i detective, potrebbe celarsi il nome di chi forse inconsapevolmente l'ha indotta a farla finita.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Ottobre 2019, 05:01
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