Emilio Orlando
È uscito da casa con la pistola in pugno. Voleva uccidere,

Emilio Orlando
È uscito da casa con la pistola in pugno. Voleva uccidere, forse proprio quei due bambini: poco prima aveva avuto una discussione con il papà. Alle 11 del mattino Daniel, 10 anni, e Daniel, stavano giocando al parco a pochi metri da casa, in uno splendida domenica di sole. Sono stati colpiti a bruciapelo. Stessa sorte per Salvatore Ranieri, un pensionato di 74 anni che passava in bicicletta: freddato con un colpo alla testa.
L'ASSASSINO. L'orrore si è consumato in pochi minuti nel parchetto di via degli Astri ad Ardea, piccolo Comune ad una trentina di chilometri da Roma. Il pistolero si chiama Andrea Pignani, 34 anni, laurea in ingegneria informatica, disoccupato, figlio di una guardia giurata morta nei mesi scorsi: la pistola con cui ha ucciso i due bambini e un anziano era del padre. Ora i vicini raccontano che tirava fuori quell'arma ogni volta che c'era una discussione, qualcosa che lo infastidiva, dalla potatura degli alberi o rumori molesti intorno a casa sua. Un anno fa aveva aggredito la madre, con cui vive, ed era stato sottoposto a un Tso, ma non risulta fosse in cura per problemi mentali. Secondo i carabinieri non usciva di casa da un anno. Dopo la strage si è barricato in una villetta fatiscente a due piani, e annidato lì dentro ha tenuto in scacco la cittadina per ore. Accerchiato dalle teste di cuoio del Gis, invece che arrendersi ha preso un'altra via. Quando a metà pomeriggio il commando di carabinieri ha tirato una flash bang e fatto irruzione, l'uomo si era già suicidato con la stessa pistola usata per la mattanza.
LE VITTIME. Cinque proiettili in tutto hanno ucciso i fratellini David e Daniel e Salvatore Ranieri. L'anziano è morto sul colpo. I bambini sono spirati dopo stringendo la mano al papà, subito accorso al parco. Domenico Fusinato era ai domiciliari in un'altra villetta di Colle Romito per reati di droga. Ha inveito, urlato: «A me per un po' di droga, mi tengono ai domiciliari. E questo con la pistola nessuno lo controllava, e guardate cosa ha fatto». «Erano due bambini educati e rispettosi - racconta in lacrime la nonna materna, Sonia di Gennaro - Daniel, il più grande, aveva solo 9 e 10 in pagella. Ieri era venuto a casa mia e stava andando via senza salutarmi. Invece è tornato indietro e mi ha voluto dare un bacetto».
LA DINAMICA. La furia omicida di Pignani è cominciata intorno alle 11. Secondo i testimoni, la sparatoria era stata preceduta da un litigio tra l'assassino e il padre delle due giovani vittime. Stavano giocando al parco insieme ad amichetti quando si è avvicinata una macchina da cui è sceso l'assassino. Ha colpito prima i bambini, poi l'uomo in bici che aveva abbozzato una reazione. Pignani ha esploso dei colpi anche verso un passante a passeggio con il cane, ma lo ha mancato perché era troppo distante. È giallo sulla rivoltella calibro 7,65 utilizzata dall'omicida e sul perché nessuno avesse provveduto al ritiro dopo la morte del padre.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Giugno 2021, 05:01
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