Emilio Orlando
Carcere a vita per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth.

Emilio Orlando Carcere a vita per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth.
Emilio Orlando
Carcere a vita per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth. È la condanna inflitta dai giudici della corte d'Assise del tribunale di Roma, presieduta da Marina Finiti, ai due giovani americani imputati di omicidio in concorso del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate il 26 luglio del 2019 nel quartiere Prati. La lettura del dispositivo ha rotto il silenzio e l'austerità dell'aula bunker del penitenziario di Rebibbia, dove, davanti a decine di telecamere, alcune di televisioni americane, i due condannati con le mani al volto hanno scosso la testa in segno di dissenso. I genitori e i parenti dì Elder e di Natale con la voce rotta dal pianto hanno schivato le domande dei cronisti e si sono avvicinati ai loro avvocati.
Una camera di consiglio durata più di tredici ore, in cui i magistrati e i giurati popolari hanno ripercorso quei momenti drammatici descritti nelle migliaia di pagine dell'informativa degli investigatori dove il pubblico ministero aveva descritto nei minimi particolari gli ultimi istanti di vita del servitore dello Stato Mario Cerciello Rega, ripercorrendo gli atti d'indagine e le risultanze medico legali.
Secondo i periti, infatti: «In meno di 30 secondi venne tolta brutalmente la vita a un uomo con un 11 fendenti. Abbiamo avuto la prova che i due carabinieri si sono qualificati e hanno mostrato il tesserino di riconoscimento». La vedova del brigadiere Cerciello Rega, vestita con un tailleur nero, ha assistito alla lettura del dispositivo di condanna trattenendo a stento le lacrime. E l'avvocato Coppi della parte civile ha commentato: «Una sentenza grave per una vicenda altrettanto grave».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Maggio 2021, 05:01
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