Elena Benelli
Oltre 40 reperti antichi frutto di un recupero effettuato dal Comando

Elena Benelli
Oltre 40 reperti antichi frutto di un recupero effettuato dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale con la Polizia svizzera, seguendo tracce che, da scavi clandestini in Italia, conducevano al porto franco di Ginevra.
Reperti archeologici avventurosamente recuperati che sono esposti insieme ad un nucleo di opere su tela e supporto fotografico, affini alla storia delle Villae, di Philipp Peter Roos detto Rosa da Tivoli, Francesco Graziani, Francesco Guardi, Guglielmo von Plüschow, Guido van der Werve, oltre a frammenti di quadri importanti della cerchia di Salvator Rosa, Nicolas Poussin, Giovanni Paolo Pannini e Giovanni Fattori, ancora in fase attributiva. È questo il nucleo dell'esposizione temporanea Après le déluge: viaggio fra opere riemerse e misconosciute, a cura di curata da Andrea Bruciati, direttore delle Villae di Tivoli, in collaborazione con Benedetta Adembri e Micaela Angle. L'esposizione è stata inaugurata ieri e si articola tra le sale del piano nobile di Villa d'Este (da oggi al 16 marzo) e l'Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore (da oggi al 31 maggio). «Riportare i beni archeologici nel luogo di origine è far rivivere il passato. L'emozione di vederli in mostra dona un senso al nostro lavor e ci dà la carica per la prossima indagine, ha commentato partecipando all'inaugurazione, il generale Roberto Riccardi del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale.

Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Febbraio 2020, 05:01
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