Droga a casa con i pony express Ecco il call center della cocaina

Emilio Orlando
Un call center della cocaina gestito da Paolo Pirino, il complice di Valerio del Grosso nell'omicidio di Luca Sacchi. Pony express della droga con donne pusher che facevano oltre cento consegne a domicilio al giorno. Fiumi di polvere bianca che dalla piazza di spaccio di San Basilio arrivavano ai Parioli, a Trastevere, nei quartieri della Roma bene fino ai palchi dei maxi concerti romani dove venivano riforniti i tecnici degli staff artistici di importanti cantanti italiani estranei ai fatti.
Sette le persone arrestate e quindici mila euro a settimana il guadagno che l'organizzazione di narcotrafficanti, smantellata ieri mattina all'alba dal Gico e dal Goa della guardia di finanza del comando provinciale della Capitale, traeva dallo spaccio. Le pusher in gonnella la trentenne Sara Parisi, la ventinovenne Noemi Marchionni e Laura Lodi di Pietralata, che consegnavano la coca direttamente a domicilio e venivano pagate cinquanta euro al giorno procurando profitti da capogiro ai fratelli Manolo e Samuel Billocci ed a Marco Campanelli che le avevano reclutate perché tossicodipendenti e con problemi economici. Le femmine le chiamava Paolo Pirino, tanto che le tre rischiavano al posto dei capi e garantivano impunità ai capi promotori dello spaccio di San Basilio.
L'inchiesta della direzione distrettuale antimafia di piazzale Clodio, nasce da uno stralcio d'indagine dei finanzieri, su un narcotrafficante di nome Andrea Baldacci appartenente ad un sodalizio criminale che opera nella zona di Boccea e Casalotti. Un gruppo pericoloso, pronto a ricorrere alle armi per far fuoco contro giornalisti ed appartenenti alle forze di polizia ficcanaso. Intercettazioni telefoniche, che parlano chiaro, la quantità di droga richiesta espressa mediante un linguaggio codificato, dove la parola mano stava a significare 5 grammi di sostanza stupefacente e dito 1 grammo. Centinaia di chiamate al giorno che arrivavano anche durante i lockdown e dove gli spacciatori avvisavano i tossici con un sms che le consegne sarebbero andate avanti. Ciao bello\a sono Lele di San Basilio siamo stati fermi x un po' a causa del covid19 comunque da domani risaremo attivi, recitava uno di questi messaggi.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Giugno 2020, 05:01
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