Draghi ricarica il bazooka contro Trump

Mario Draghi stupisce ancora: nuove misure di stimolo monetario, dal Qe al taglio dei tassi, se non c'è un miglioramento dell'economia europea, colpita da una serie di rischi al centro dei quali c'è la guerra commerciale innescata da Donald Trump. Il presidente Usa su Twitter si lancia su un attacco a testa bassa senza precedenti contro il presidente della Bce, colpevole di svalutare l'euro. «In assenza di un miglioramento - ha detto Draghi - con una minaccia al ritorno di un'inflazione sostenibile ai livelli desiderati, sarà necessario un ulteriore stimolo». Una svolta che somiglia a un nuovo bazooka, perché abbassa l'asticella per un nuovo intervento di Francoforte, finora pronta ad agire solo se si fossero manifestate «situazioni avverse». E una svolta politica perché traccia un sentiero quasi irrevocabile per il prossimo presidente della Bce, fino a promettere di contrastare la bassa inflazione spingere i prezzi anche sopra il limite del 2% nel medio termine. In pochi si aspettavano, dal simposio delle banche centrali che la Bce ospita a Sintra (Lisbona) che un Draghi giunto a meno di cinque mesi dalla fine del suo mandato potesse spingersi fin qui. E invece il presidente della Bce ha sorpreso un'altra volta gli investitori, mandando le borse in netto rialzo trainate dalle banche, con Piazza Affari che ha archiviato la performance migliore con +2,46%. Lo spread è sceso sotto 240 ai minimi da marzo e l'euro ha segnato un ribasso di oltre un centesimo sotto 1,12 dollari. «I mercati europei sono cresciuti dopo le dichiarazioni (ingiuste per gli Stati Uniti) fatte oggi da Mario D!», twitta il presidente Usa con parole senza precedenti: «Così per gli europei diventa ingiustamente più facile competere con gli Stati Uniti. Sono anni che vanno avanti così insieme con la Cina ed altri Paesi».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Giugno 2019, 05:01
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