Donatella Aragozzini
Un grande classico, riveduto in chiave personale. È

Donatella Aragozzini Un grande classico, riveduto in chiave personale. È
Donatella Aragozzini
Un grande classico, riveduto in chiave personale. È La cena dei cretini nella versione di Nino Formicola, un nuovo allestimento dell'esilarante commedia di Francis Veber di cui l'attore è allo stesso tempo regista, protagonista con Max Pisu e in qualche modo coautore, visto che nelle due precedenti edizioni, con lo storico partner Andrea Brambilla (l'indimenticato Zuzzurro), ha inserito battute e situazioni comiche originali.
Quanto ha aggiunto all'originale francese?
«Con Andrea abbiamo portato in scena questa commedia più di trecento volte, nel 2000 e 2010, e ne abbiamo amplificato alcune zone che già facevano ridere con alcune aggiunte che facevano guadagnare in comicità, alla fine sembrava scritta su misura per noi. Questo giro è un po' diversa per evidenti motivi, perché Max ha uno stile diverso da quello di Andrea, ma il pubblico ne è entusiasta».
Qual è il punto di forza di questo testo?
«Il meccanismo diabolico per cui il vero cretino non è il presunto tale ma il cattivo, vessato dal buono che, con l'intento di aiutarlo, gliene combina di tutti i colori».
Continua a preferire il teatro alla televisione?
«Sì, lo privilegio da sempre. Ho sempre sostenuto che i comici vadano visti dal vivo e che la televisione è fondamentale per la popolarità, ma va usata per far venire la gente a teatro, come una pubblicità».
È per questo che due anni fa ha partecipato all'Isola dei famosi?
«Sì, per dimostrare che esistevo ancora, perché per la gente io e Andrea eravamo un unicum, quando lui è morto mi chiedevano se continuavo a lavorare, quindi ho dovuto metterci la faccia».
Che ne pensa della crisi dei programmi comici in tv?
«La televisione oggi è molto più veloce rispetto al passato e anche la comicità si è ristretta, in 3-4 minuti non c'è tempo per la costruzione di sketch fatti di silenzi o ammiccamenti, si possono solo sparare battute. Oppure ci si rifugia nel tormentone, che può essere un vantaggio all'inizio ma a lungo termine può diventare una fregatura».
Lei però ha scoperto il web.
«Sì, da qualche mese ho un canale Youtube con Matteo Picarazzi, in arte Dread: si chiama Che strana coppia! e abbiamo avuto già un milione e mezzo di contatti. I nostri sketch generazionali funzionano, ragazzi che non mi conoscevano sono entusiasti di questo anziano che fa ridere».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Gennaio 2020, 05:01
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