Domenico Zurlo
Najla Bouden entra nella storia: sarà lei la nuova premier

Domenico Zurlo
Najla Bouden entra nella storia: sarà lei la nuova premier tunisina, la prima donna in assoluto a ricoprire il ruolo non solo nel suo Paese, ma anche in tutto il mondo arabo. Una svolta storica a oltre due mesi da quando il presidente Kais Saied, il 25 luglio scorso, ha destituito l'ex premier Hichem Mechichi sospendendo i lavori del Parlamento, per quello che l'opposizione aveva bollato come «un golpe».
Nata nel 1958 e scienziata di formazione, professoressa di geologia, Najla Bouden finora aveva ricoperto solo incarichi di secondo piano nei ministeri ed è sconosciuta al grande pubblico: «Sono onorata di essere stata incaricata. Il nostro compito principale sarà combattere la corruzione», sono state le sue prime parole in un tweet. La missione della neopremier, ha detto Saied, sarà «porre fine alla corruzione e al caos che si sono diffusi in molte istituzioni statali». «Un onore per la Tunisia e un tributo alle donne tunisine», ha detto lo stesso presidente, la cui nomina arriva però in un contesto difficile per il Paese, con l'opposizione che parlano di «una scelta di facciata» e di governo svuotato di poteri. L'ultimo decreto presidenziale ha infatti rafforzato il suo potere a scapito di esecutivo e parlamento, nell'ottica di un passaggio alla democrazia diretta o plebiscitaria che sono costate accuse di autoritarismo allo stesso Saied. E la cancelliera tedesca uscente Angela Merkel proprio ieri ha ricordato come sia «essenziale» che la Tunisia torni ad essere «una democrazia parlamentare».
Secondo l'analista Slaheddine Jourchi, «la nomina è una cosa positiva, un riconoscimento dell'importanza del ruolo delle donne e della loro capacità di avere successo in tutti i campi». Ma ombre e accuse verso Saied rischiano di oscurare la portata storica della nomina di Bouden, in una nazione, la Tunisia, da sempre pioniere dei diritti delle donne nei Paesi arabi.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Settembre 2021, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA