Domenico Zurlo
La pandemia di coronavirus continua a correre e i più colpiti

Domenico Zurlo
La pandemia di coronavirus continua a correre e i più colpiti sono ormai giovani e giovanissimi, le fasce di età meno coperte dal vaccino, a differenza degli over 60 e 70, coloro che hanno pagato il prezzo più alto nell'ultimo anno e mezzo in termini di decessi. Con un numero sempre più alto di ragazzi che finisce in ospedale, dai medici si leva un coro unanime a vaccinarsi per proteggersi dalle forme gravi di Covid. Diversi medici che hanno quotidianamente a che fare con ventenni e trentenni colpiti dal virus stanno lanciando appelli pregando di farsi vaccinare per «non soffrire inutilmente», scrive il prestigioso quotidiano inglese Guardian.
Secondo il NHS un terzo dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni non ha ancora ricevuto nemmeno la prima dose: e per i medici sono sempre di più coloro che vengono ricoverati, nonostante il rischio di morire più basso dei giovani rispetto agli anziani. «La stragrande maggioranza di coloro che necessitano di cure intensive non sono vaccinati: alcuni di loro muoiono. È straziante per noi vedere le persone soffrire, non vaccinarsi è l'errore più grande della loro vita», ha detto al Guardian Samantha Batt-Rawden, medico di rianimazione. Adam Finn, dell'Università di Bristol, afferma che in città ci sono stati quasi 200 ricoveri, con un'età media di 40 anni: «Abbiamo avuto persone sotto i 30 anni in terapia intensiva e che richiedevano anche ossigenoterapia ad alto livello. In questo momento ci sono tantissimi giovani che si ammalano in modo serio».  Il pericolo non riguarda solo la malattia grave o il ricovero: c'è anche il long Covid, che colpisce una parte dei guariti. «È una condizione molto debilitante che può durare anche per un anno - spiega Kaveri Jalundhwala, della Doctors' Association UK - Chi ne soffre fa fatica anche a camminare o a fare esercizio fisico».
L'appello dei medici arriva mentre nel Regno Unito hanno fatto il giro del web le immagini dei locali affollati senza mascherine né distanziamento, nel primo weekend senza restrizioni: nel frattempo la curva dei contagi sembra scendere, ma gli scienziati restano cauti perché per valutare meglio i numeri - anche alla luce delle riaperture - servirà ancora tempo.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Luglio 2021, 05:01
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