Daniele Petroselli
Lewis e Joan, Hamilton e Mir. Due piloti, che in comune hanno

Daniele Petroselli
Lewis e Joan, Hamilton e Mir. Due piloti, che in comune hanno il fatto di essere campioni nella stessa domenica. Ma è il solo fatto che unisce due storie completamente diverse. Per l'inglese della Mercedes in Turchia è arrivata l'ennesima vittoria (davanti a Perez e Vettel, 4° Leclerc) e il tanto atteso settimo titolo iridato, come un'altra leggenda, Michael Schumacher. Una stagione dominata in lungo e il largo quella di Hamilton, con 10 vittorie a suggellare l'ennesima annata trionfale di una Mercedes che da quando è iniziata l'era turbo-ibrida ha portato a casa 7 titoli costruttori e 101 successi.
Per lo spagnolo della Suzuki invece è il primo trionfo in MotoGP nella domenica di Franco Morbidelli (al terzo sigillo in stagione e ora secondo nel Mondiale), al secondo anno nella classe regina, dopo un Mondiale vinto nel 2017 in Moto3 e dopo una stagione in cui nessuno lo metteva tra i papabili per il titolo dopo il forfait del cannibale Marc Marquez ma la costanza di rendimento, in un'annata in cui i big come Quartararo, Vinales e Dovizioso hanno fatto il bello e il cattivo tempo, lo ha premiato.
Due campioni sì, ma diversi anche nella vita di tutti i giorni: personaggio glamour l'inglese, fidanzato con una modella e sempre sotto i riflettori. Semplice e lontano dai paparazzi il maiorchino, che vive ad Andorra con la sua fidanzata, lontano da occhi indiscreti.
Uno all'apice della sua carriera, l'altro solo all'inizio. Ma pur sempre campioni. «Spero che i bambini, vedendo quello che ho fatto, possano prendere esempio. Se vuoi raggiungere i risultati, devi sognare l'impossibile», il messaggio che Hamilton ha lanciato dopo il suo settimo titolo. Di «un sogno diventato realtà» ha parlato invece Mir. Due destini che si sono uniti per un weekend e con un futuro ancora tutto da scrivere.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Novembre 2020, 05:01
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