Dalla discoteca alla bancarotta nei guai il patron del Palacavicchi

Emilio Orlando
Dalla sala da ballo all'arresto. È l'epilogo di un altro simbolo cult della movida romana. Serate latino americane, veglioni di fine anno con migliaia di avventori ed una galassia di società legate ai settori dell'entertainment, dell'ortofrutta del fitness e del turismo legate ai progetti imprenditoriali della famiglia Cavicchi finite nelle informative della procura.
Ieri mattina all'alba, i finanzieri del Gico hanno notificato un'ordinanza di custodia. In manette sono finiti, oltre a Giovanni Cavicchi, classe 1940, storico patron della discoteca Palacavicchi situata tra Roma e il comune di Ciampino, anche la moglie Franca Mingotti e Luigino Belluschi commercialista storico legato alla galassia societaria attiva da ventisei anni. Bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e peculato le accuse a cui gli indagati dovranno rispondere insieme al figlio Cristiano Cavicchi. Il provvedimento trae origine dalle indagini delegate al nucleo di polizia economico finanziaria a seguito della dichiarazione di fallimento di due società del gruppo.
Gli accertamenti hanno consentito di acclarare come il sodalizio composto dai membri della famiglia, avvalendosi della partecipazione attiva di Bellusci che collaborava per suggerire e attuare gli aggiustamenti contabili ritenuti necessari, hanno posto in essere numerose operazioni volte al depauperamento delle società in difficoltà, a favore di altre neo-costituite per poter continuare, prive dei debiti accumulati nei confronti dei lavoratori, dei fornitori e dell'Erario, nella gestione delle strutture ricettive e degli esercizi di ristorazione siti nella Capitale e in provincia di Bologna.
Società fallite per la mole di debiti tributari accumulati nel corso degli anni, trasferite in aziende che in realtà erano bare fiscali.
«Dopo il ripetuto fallimento delle società, con un danno all'erario protrattosi per decenni - scrive il gip Corrado Cappiello nelle ordinanze - che non ha impedito al gruppo Cavicchi di mantenere il controllo degli alberghi di proprietà, l'Alta Quota di Ciampino e il Grand Hotel di Bologna».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Marzo 2021, 05:01
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