Da Milano a Roma per riciclare i soldi della truffa a Vasco Rossi

Emilio Orlando
Il sogno, diventato poi un miraggio, di migliaia di risparmiatori di vedere lievitare il proprio denaro investito nell'acquisto di diamanti si è infranto quando si sono accorti che erano stati truffati. Tra i raggirati nella colossale truffa, anche Vasco Rossi, l'industriale Diana Bracco, la conduttrice televisiva Federica Panicucci e l'ex showgirl Simona TagliIl Madoff.
Il Madoff milanese, Nicolò Pesce, che ne aveva riciclato i proventi aveva una società di consulenza a Roma, la Kamet in via San Nicola da Tolentino, nella zona della Dolce Vita. Ieri mattina all'alba i finanzieri del colonnello Fabio Antonacchio del nucleo di polizia economico finanziaria di Milano sono atterrati nella Capitale ed hanno arrestato l'imprenditore che aveva anche accumulato beni per 17 milioni di euro. L'operazione coordinata dal sostituto procuratore di Milano Grazia Colacicco, battezzata dagli investigatori Gold fish è una tranche dell'indagine Crazy Diamond, conclusa nel 2019 e che aveva smascherato l'imbroglio.
«Si è trattato della commissione di una truffa - si legge nell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari del tribunale lombardo - di diverse centinaia di milioni di euro, ai danni di decine di migliaia di risparmiatori, da parte di società che, attraverso il sistema bancario, promuovevano e vendevano diamanti a prezzi notevolmente superiori rispetto all'effettivo valore».
Tra gli indagati nel maxi imbroglio anche un famoso gemmologo con studio a Roma, consulente di importanti televendite televisive di gioielli e preziosi. I detective delle fiamme gialle hanno ricostruito i flussi finanziari di una delle società le cui quote erano già state sequestrate, scoprendo il complesso meccanismo di riciclaggio con cui erano stati fatti svanire i risparmi di truffati anche attraverso l'interposizione di numerose persone fisiche e giuridiche. Le indagini hanno permesso di accertare che Pesce avrebbe riciclato e reinvestito i propri guadagni illeciti in fondi gestiti da una società d'investimento lussemburghese e finanziando un ristorante a Forte dei Marmi, una cava, una sartoria ed un concessionario di autovetture ed anche due società di recupero crediti e intermediazione immobiliare.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Giugno 2020, 05:01
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