Claudio Fabretti
Roland Orzabal e Curt Smith, di nuovo insieme, sotto le insegne

Claudio Fabretti
Roland Orzabal e Curt Smith, di nuovo insieme, sotto le insegne dei Tears For Fears. Uno dei marchi storici del pop britannico (più di 30 milioni di dischi venduti e un paio di album da consegnare ai posteri) si riaccende stasera sul palco dell'Auditorium. Approfittando infatti dell'uscita dell'antologia Rule The World, che segna il loro ritorno discografico dopo 13 anni, i due compari stanno portando in giro per l'Europa un set incentrato sulle loro hit più celebri, da Change a Mad World, da Shout a Everybody Wants To Rule The World fino a Sowing The Seeds Of Love. Già approdato in Italia per due tappe invernali (Milano e Padova), il tour sbarcherà ora in una Cavea sold-out, pronta a celebrare, con un pizzico di nostalgia, l'amarcord dei due ex-adolescenti fragili appassionati di psicologia.
Proprio da un trattamento terapeutico di Arthur Janov - il teorico del Primal scream, l'urlo primordiale, come mezzo per esorcizzare i traumi dell'infanzia - il duo prese il nome Tears for Fears: lacrime di paura. Sviluppando poi il discorso nel debutto The Hurting, il concept psicoanalitico del 1983 in cui i due, figli di famiglie lacerate dai divorzi, accusavano i loro genitori di non aver dato loro amore, ma solo un pallido rifugio (Pale Shelter). Un disco praticamente perfetto, che sposava i suoni acustici con i tipici synth 80's, gli irresistibili ritornelli pop con l'inquietudine dei testi. Fu un boom clamoroso, con tanto di vetta della Uk Chart conquistata a spese addirittura di Thriller di Michael Jackson. Poi, arrivò il grande bis di Songs From The Big Chair - nuovo bestseller, più acustico e soul, con i suoi singoli da urlare a squarciagola nelle arene e l'altro successo di The Seeds Of Love, seguito però da una parabola discendente, costellata di flop discografici (anche da solisti) e continue liti tra i due.
Ma dopo l'exploit della cover di Mad World ad opera di Gary Jules, lanciata nel film Donnie Darko (2001), le quotazioni della band di Bath sono tornate a salire. Così Roland (voce, chitarra, tastiera) e Curt (voce, basso e tastiera) hanno accantonato i dissapori e rispolverato il glorioso marchio in formato live. Si narra che sul palco appaiano ancora un po' freddi e distanti, ma a unirli è la forza della loro musica. Perché per dirla con Memories Fade - i ricordi sbiadiscono, ma le belle canzoni restano.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Luglio 2019, 05:01
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