CHIEDI CHI ERANO I BEATLES

CHIEDI CHI ERANO I BEATLES
Michela Greco
TAORMINA - I Beatles sono sempre con noi. E 50 anni dopo non sono invecchiati nemmeno un po'. Danny Boyle, regista di Trainspotting e 28 giorni dopo, e Richard Curtis, lo sceneggiatore che ha creato Notting Hill e Quattro matrimoni e un funerale, hanno immaginato insieme uno scenario che sta lì a dimostrarlo con Yesterday, in anteprima al Taormina Film Fest e in arrivo nelle sale italiane il 26 settembre. La scintilla fantasy di un blackout mondiale di pochi secondi che cancella dalla faccia della terra l'esistenza della band di Liverpool è l'espediente narrativo grazie al quale si entra in un universo parallelo dove Beatles significa solo scarafaggi e niente più. Tranne che per Jack (Himesh Patel), cantautore fallito ma non ancora definitivamente rassegnato, che durante il blackout ha subito un incidente e, quindi, conservato il ricordo. Dotato di qualche talento canoro e di una discreta memoria, Jack coglie l'occasione per offrire al mondo i brani della band che ha cambiato la storia della musica e, soprattutto, di diventare ricco e famoso.
Ha un avvio esplosivo, questo Yesterday, tra dialoghi esilaranti tra adorabili outsider (tra questi l'agente di Jack, interpretata da Lily James) mischiati a versi immortali delle canzoni del quartetto, ma purtroppo uno sviluppo che scivola verso una banale commedia romantica. Grazie all'idea di un mondo senza Beatles, Boyle e Curtis propongono un'intelligente riflessione sull'industria musicale, sul sistema mediatico che costruisce idoli di plastica ma anche sull'universalità di capolavori capaci di imporsi a dispetto di tutto, in ogni tempo e contesto. Per non parlare dell'influenza che alcuni grandi artisti hanno su chi arriva dopo di loro. Quante band e quanti cantautori oggi non esisterebbero se prima non ci fossero stati John, Paul, Ringo e George e le loro Yesterday, Eleanor Rigby o Let It Be? Ad aggiungere pepe a questa commedia c'è la presenza di Ed Sheeran (foto), perfetto nel ruolo di popstar che deve arrendersi di fronte alla superiorità della musica immortale veicolata dall'anonimo Jack. E ovviamente, la presenza di alcuni celebri brani. «La musica dei Beatles è la seconda cosa più costosa che abbia mai avuto in un mio film», ha scherzato Boyle riferendosi alla cifra spesa per i diritti delle canzoni, seconda solo al cachet di DiCaprio nel suo The Beach (dopo il successo di Titanic). Il regista ha poi riferito di aver ricevuto due «deliziosi messaggi» sul film da Ringo Starr e dalla vedova di George Harrison e ha aggiunto: «Non credo che McCartney abbia ancora visto il film, ma ha visto il trailer e gli è piaciuto».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Luglio 2019, 05:01
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