Cesare Battisti arrestato tentava la fuga in Bolivia

Cesare Battisti arrestato tentava la fuga in Bolivia
Valeria Arnaldi
Qualche sopralluogo nelle settimane precedenti, poi il tentativo di fuga e l'arresto. L'ex-terrorista Cesare Battisti, ieri, è stato fermato dalla polizia stradale federale nella città di Corumbà, alla frontiera tra Brasile e Bolivia. Secondo le autorità brasiliane stava tentando di uscire dal Paese per rifugiarsi in Bolivia, nel timore che il Brasile - dove vive dal 2004 e ha ottenuto nel 2010 lo status di rifugiato politico dall'ex presidente della Repubblica Luiz Inacio Lula da Silva - rispondesse alla richiesta formale di estradizione presentata dall'Italia, rimandandolo nel nostro Paese dove è stato condannato all'ergastolo in via definitiva per quattro omicidi commessi durante gli anni di Piombo.
Recentemente sembrava infatti che il governo stesse valutando seriamente e favorevolmente la possibilità di acconsentire alla richiesta italiana. Un piano studiato quello dell'ex membro dei Proletari Armati per il Comunismo. A Corumbà, infatti, era già stato fermato in altre occasioni dagli agenti. In quei frangenti, Battisti aveva dichiarato che stava andando a pescare ma sempre in territorio brasiliano. Una risposta ritenuta poco convincente, per cui era stato avviato un servizio di sorveglianza. Ieri, il blitz nell'ambito di operazioni contro l'occultamento di capitali all'estero. Secondo quanto riferito dalle autorità, Battisti aveva con sé alcune migliaia di dollari ed euro. La difesa di Battisti avrebbe fatto appello alla Corte suprema federale per ottenerne la liberazione.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Ottobre 2017, 17:52