Cantone lascia l'anti corruzione «Clima mutato, torno magistrato»

Cantone lascia l'anti corruzione «Clima mutato, torno magistrato»
Raffaele Cantone lascerà la guida dell'Anac (Autorità anticorruzione) e farà ritorno in magistratura. «Sento che un ciclo si è concluso anche per il manifestarsi di un diverso approccio culturale nei confronti dell'Anac e del suo ruolo». Cantone era alla guida dell'Anac dal 2014, quando l'allora premier Renzi lo volle alla presidenza.
La scadenza naturale del mandato sarebbe stata marzo 2020. Ora Cantone rientrerà all'Ufficio del massimario presso la Cassazione dove prestava servizio prima di essere designato all'Anac. «La magistratura vive una fase difficile che mi impedisce di restare spettatore passivo», ha detto ricordando però come la lotta alla corruzione debba andare avanti senza tentennamenti: «La corruzione è come il doping nello sport, altera la concorrenza e la sana competizione fra le imprese».
Ci vorrà del tempo prima che le dimissioni diventino effettive. Presumibilmente il nuovo numero uno di Anac verrà nominato a fine settembre, ma intanto già circolano i nomi dei possibili successori. Tra i più quotati c'è quello di Paolo Ielo, procuratore aggiunto a Roma. Ai 5Stelle piacerebbe la nomina di Piercamillo Davigo, ex membro del pool di Mani pulite. (A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Luglio 2019, 05:01
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