Cannabis terapeutica: c'è troppa confusione

Cannabis terapeutica: c'è troppa confusione
Antonio Caperna
SPOLETO - «C'è l'esigenza di approfondire gli studi sulla cannabis terapeutica ma è manifestata solo dagli attori coinvolti, tra cui prescrittori, preparatori, pazienti. Quello che manca è l'interesse forte delle Istituzioni, che dovrebbero spingere i vari passaggi per andare avanti».
È l'appello lanciato da Fausto Bartolini, direttore Dipartimento Assistenza Farmaceutica, Usl Umbria 2, Terni, e responsabile scientifico del convegno Cannabis terapeutica e preparazioni galeniche, promosso dalla Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (SIFO), tenutosi di recente a Spoleto. «I risultati sull'efficacia e la sicurezza della cannabis a scopo terapeutico presentano grossi dubbi e non essendo un prodotto industriale non c'è una spinta economica». L'appuntamento di questo anno si è focalizzato «sulla necessità di indagare gli esiti connessi a tali terapie e per questo abbiamo inteso coinvolgere le Società Scientifiche dei prescrittori, certi del positivo risultato di un confronto sinergico multidisciplinare - spiega Simona Serao Creazzola, presidente SIFO e Responsabile Uoc Farmaceutica del territorio e Convenzionata Asl Na 1 Centro - Siamo fortemente orientati, infatti, alla valorizzazione delle società scientifiche come fonte di linee guida, che possano contribuire a migliorare la qualità di ciò che viene prodotto in ambito galenico».
Una delle patologie che potrebbe trarre maggiori benefici dall'uso della cannabis terapeutica è la sclerosi multipla.
Il professor Francesco Patti, coordinatore nazionale gruppo studio Sclerosi Multipla della Società Italiana di Neurologia (SIN), ha effettuato sulla malattia degli studi con l'unico farmaco attualmente in commercio a base di cannabinoidi di Almirall, composto da THC (tetraidrocannabinolo) e CBD (cannabidiolo), che costituiscono circa il 70% della molecola e un altro 30% di terpeni. «Il farmaco utilizzato per la spasticità e i sintomi correlati in pazienti adulti con sclerosi multipla, che non hanno manifestato una risposta adeguata ad altri medicinali antispastici - spiega Patti - In Italia questo farmaco può essere utilizzato solo in associazione a queste terapie. In molti casi, può ridurre gli spasmi, il dolore legato alla spasticità, l'incontinenza urinaria, anche l'ampiezza del passo e aumentare la velocità. Qualunque medico può prescrivere produzioni e formulazioni farmaceutiche galeniche, non hanno alcun tipo di controllo né per quanto riguarda le dosi, né la via di somministrazione, né la biodisponibilità. Il farmaco, a differenza di questi prodotti, è tracciabile - conclude - Tutti i lavori che hanno visto gli effetti di queste produzioni galeniche non sono stati soddisfacenti negli esiti». (leggocaperna@gmail.com)
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Luglio 2018, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA