Battisti: «Mi volete condannare a morte»

Battisti: «Mi volete condannare a morte»
Valeria Arnaldi
Una «condanna a morte». Così, ieri, Cesare Battisti, ha definito la possibilità di una sua estradizione in Italia. «Non so se il Brasile vorrà macchiarsi - ha dichiarato in un'intervista a O Estado de Sao Paulo - sapendo che il governo e la stampa hanno creato questo mostro in Italia. Mi consegneranno alla morte». Del procedimento legale che potrebbe portarlo a scontare la pena nel nostro Paese, l'ex terrorista, condannato in Italia a quattro ergastoli, afferma di non sapere nulla. Nessuna informazione è stata fornita ai suoi legali. «Non sappiamo su cosa si baserà l'ufficio legale della presidenza in modo che io possa essere estradato». Battisti, ottenuta la libertà provvisoria, porta avanti la linea difensiva adottata subito dopo l'arresto avvenuto la settimana scorsa nella città di Corumbà, al confine con la Bolivia, ribadendo di essere andato con due amici a comprare «giacche di pelle, vino e materiale da pesca» in quella zona perché più economica. «Non ho mai pensato di uscire dal Brasile, ma se avessi voluto farlo non sarei andato in Bolivia, avrei scelto l'Uruguay, perché è un paese un po' più affidabile e dove ho più relazioni». Qualcosa però Battisti sospettava. «Da tempo questa operazione veniva organizzata con l'aiuto dell'ambasciata d'Italia» a Brasilia. «Se non mi avessero preso a Corumbà sarebbe stato a San Paolo o a Curitiba. Il piano era pronto. Qualsiasi pretesto era buono».
La polizia federale sta «monitorando ogni passo» dell'uomo. «Adesso dobbiamo solo esprimere rispetto per le decisioni del presidente brasiliano e per le sue valutazioni che attendiamo con grande fiducia», commenta il ministro degli Esteri Angelino Alfano. «Noi abbiamo fatto un grande lavoro, meno proclami si fanno in questo momento più probabilità ci sono di arrivare all'obiettivo». Buone possibilità ci sarebbe pure secondo il giudice Gilmar Mendes che nel 2009 seguì il caso Battisti e oggi è ancora membro del massimo organo giudiziario del Brasile: «L'atto che autorizza l'estradizione di Battisti continua ad essere in vigore».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Ottobre 2017, 05:00