Bando mense scolastiche a Roma, la Lega: «Nel piatto vanno pochi prodotti a km zero»

Bando mense scolastiche, la Lega: «Nel piatto vanno pochi prodotti a km zero»

di Lorena Loiacono

Piatti amari nelle mense scolastiche. Il nuovo bando per i refettori di Roma parte in salita: pochi prodotti a km 0, scoppia la polemica. L'attesa per il nuovo bando (per un servizio che durerà 5 anni) è altissima, non solo tra gli addetti ai lavori ma anche tra le famiglie che quest'anno hanno denunciato pesanti disagi a tavola. Un'ultima protesta ha visto il municipio 8 farsi portavoce sul territorio per l'assenza dei controlli da parte delle commissioni mensa. E ora arriva il nuovo bando, ma non mancano le polemiche da parte dell'opposizione in Campidoglio: «È stato totalmente dimenticato il territorio regionale e il suo immenso patrimonio agricolo - denuncia Fabrizio Santori, responsabile del Dipartimento Agricoltura Lazio per la Lega - sono solo 9 i prodotti che dovrebbero provenire da un territorio nell'arco di 300 km in linea d'aria dal Campidoglio e pochissimi prodotti Dop regionali». La scelta di prodotti dop o igp porta appena 7 punti in più rispetto ai 20 che si ottengono scegliendo menù sociale provenienti da produttori agricoli sull'intero territorio nazionale. «Il Campidoglio e la Regione Lazio, che non dà indicazioni sulla tutela dei prodotti regionali - conclude Santori - affossano la produzione made in Lazio».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Febbraio 2021, 09:01
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