Bancaria infedele svuota il conto corrente della morta

Bancaria infedele svuota il conto corrente della morta
Davide M. Ruffolo
Tutte le mattine si recava al suo, ormai, ex posto di lavoro presso la filiale Lido di Ostia della BNL. Un impiego ben retribuito che l'allora dipendente, oggi 59enne, sembrava svolgere con precisione e abnegazione ma che, come accertato dal tribunale monocratico di Roma che l'ha condannata a 1 anno e 6 mesi di reclusione, l'aveva portata a raggirare un'arzilla novantenne per un importo vicino ai 30mila euro. La vicenda, come spiegato dal pubblico ministero Filomena Angiuni, risale al periodo compreso tra il mese di aprile e quello di agosto del lontano 2011.
Tempi in cui la donna, all'interno dell'istituto bancario e senza che nessuno ne sapesse nulla, aveva pensato di arrotondare lo stipendio a discapito dell'anziana cliente. Sfruttando il suo ruolo di referente diretto della vittima del raggiro e dopo esser riuscita ad instaurare quello che sembrava un bel rapporto con quest'ultima, aveva deciso di alleggerirla di un cospicuo gruzzoletto. La novantenne, deceduta da qualche anno, aveva infatti due carte di credito che la dipendente infedele aveva pensato bene di utilizzare per sé stessa effettuando dei prelievi dai vari sportelli automatici. Così in appena 4 mesi, forse facendosi prendere la mano e pensando di aver trovato un sistema infallibile per guadagnarsi ingiustamente qualche soldo extra, aveva prelevato denaro per ben 16 volte. Prima piccoli importi, poi cifre sempre più consistenti che alla fine arrivavano ad una cifra di poco superiore ai 20mila euro.
Non solo, secondo le carte processuali, aveva escogitato anche un ulteriore sistema per carpire altri soldi alla vittima. Assieme a quest'ultima, infatti, si recava in banca dove, in quello che sembrava un gesto di carineria, si metteva in fila allo sportello per effettuare dei prelievi che, nell'arco di 10 distinte operazioni, le fruttavano oltre 8 mila euro. Un piano quasi perfetto dove i cassieri, vedendo l'anziana, venivano tratti in inganno pensando che la donna stesse agendo davvero in suo favore. Peccato che di lì a poco proprio la vittima del raggiro scopriva alcuni ammanchi e decideva di sporgere denuncia permettendo di scoprire la truffa da lei subita.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Giugno 2018, 05:01
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