Atac, il ministero minaccia la revoca del contratto

Atac, il ministero minaccia la revoca del contratto
Paola Lo Mele
Servono garanzie finanziarie da parte di Atac. E' questo, in soldoni, il contenuto della richiesta inviata dal Mit alla municipalizzata dei trasporti di Roma. Il Ministero ha comunicato all'azienda che ha sessanta giorni di tempo per fornire gli atti e i documenti necessari a mantenere l'iscrizione al Ren, il registro elettronico nazionale per gli operatori della mobilità. Un adempimento «necessario per l'esercizio delle imprese di trasporto», pena la revoca dell'autorizzazione all'esercizio del tpl.
Sotto i riflettori c'è una nota dolente per l'Atac: il requisito dell'idoneità finanziaria necessario all'iscrizione al registro. L'azienda, gravata da un debito di 1,3 miliardi, lo scorso anno ha intrapreso la strada del concordato preventivo ed è in attesa del responso del Tribunale. Il nodo per mantenere l'autorizzazione all'esercizio è una fideiussione scaduta, che, con la procedura concordataria ancora in corso e in attesa dell'ok definitivo, sarebbe stato complicato riottenere. In Campidoglio, però, si mostrano tranquilli: per risolvere il problema avrebbero sul tavolo una serie di strumenti finanziari.
La lettera del Dicastero è stata inviata dopo una proroga di sei mesi dell'iscrizione di Atac al Ren. Scaduto tale periodo, il Mit ha informato «della possibilità di presentare gli atti e i documenti necessari entro i prossimi due mesi, quindi altri 60 giorni, al fine di mantenere l'iscrizione al Registro, necessaria per l'esercizio delle imprese di trasporto. Immotivato quindi qualsiasi allarme di interruzione del servizio». «L'Ufficio della Motorizzazione Civile ha soltanto riconosciuto ad Atac un termine di 60 giorni entro cui presentare memorie o documenti per riscontrare la propria idoneità finanziaria all'esercizio del trasporto pubblico. Si tratta di un adempimento previsto dalla legge al quale l'azienda sta ottemperando, d'intesa con Roma Capitale», rassicurano pure dall'azienda.
S'infiamma intanto la polemica politica: «Raggi e Meleo riferiscano su quanto sta accadendo», la richiesta del Pd. L'atto del Mit «certifica per l'ennesima volta il fallimento di questa amministrazione capitolina», rincarano da FI. «I cittadini possono rimanere tranquilli», dice il capogruppo M5S Paolo Ferrara che si chiede: «C'è qualche politico che spera di svendere Atac?».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Aprile 2018, 05:01
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