Armato di coltello contro gli agenti: spari e terrore alla Stazione Termini

Emilio Orlando
Il 44enne Ahmed Brahim stringeva in mano un coltello e minacciava i passeggeri appena usciti dalla Stazione Termini, ma anche di tagliare la gola ai passanti in via Marsala.
Così il poliziotto gli ha sparato alle gambe, per fermarlo. Ma sono stati minuti di autentico terrore quelli vissuti sabato sera, sotto gli occhi di decine di turisti. Un Far west imprevedibile.
L'uomo, di probabile nazionalità Ghanese, è rimasto ferito ad una gamba all'altezza dell'inguine dalla pallottola calibro 9 che il poliziotto gli ha sparato per evitare di essere a sua volta accoltellato. La procura capitolina ha aperto un'inchiesta per verificare da un lato l'uso legittimo delle armi e l'altra per valutare eventuali profili di responsabilità penale da parte del poliziotto che ha fatto fuoco. Lo straniero non è nuovo ad atti violenti, in passato aveva danneggiato le statue di alcune chiese e dichiarato apertamente il suo odio nei confronti della religione cristiana. Nel 2020 era stato fermato in più occasioni in piazza San Pietro. Pochi giorni fa è stato denunciato per danneggiamenti e lesioni per aver lanciato bottiglie contro il centro islamico di via San Vito, dove aveva ferito anche l'Imam. Giorgia Meloni (FdI) scrive: «Questo è solo l'ennesimo episodio di criminalità nella stazione centrale della Capitale che dovrebbe essere il biglietto da visita per i turisti ma che ormai, grazie all'assenza delle istituzioni, è diventato il paese dei balocchi per delinquenti e spacciatori. Solidarietà e sostegno ai nostri uomini in divisa».
Secondo Gregorio Fontana (Li) e per il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni (Lega) «bisognerebbe dotare le forze di polizia del taser». Per la candidata del centrodestra Simonetta Matone (in ticket con Michetti) alla poltrona di sindaco di Roma «è necessario investire sulle risorse destinate alla sicurezza».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Giugno 2021, 05:01
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