Anderson: «Racconto il Giappone attraverso l'isola dei cani randagi»

Anderson: «Racconto il Giappone attraverso l'isola dei cani randagi»
Ilaria Ravarino
BERLINO - La paura usata come propaganda. L'isteria di massa cavalcata dalla politica. E un'isola di confino, lontana dalla città, in cui un politico dal pugno di ferro decide di deportare tutta la popolazione canina del paese, affetta da una malattia infettiva tra la rabbia e il raffreddore. Succede in Giappone, o meglio nel Giappone futuristico inventato da Wes Anderson nel suo Isle of Dogs, film che ieri ha aperto il concorso della Berlinale, atteso in Italia a maggio. Nona pellicola del regista americano, e secondo lavoro in animazione dopo Fantastic Mr Fox, Isle of Dogs, nonostante risuoni in netta sintonia con l'attualità politica, non sarebbe nato con l'intento di rispecchiare la realtà: «Siamo partiti da due idee, fare una storia di cani randagi e la voglia di raccontare il Giappone. Poi forse qualche suggestione dall'attualità è entrata, ma del tutto casualmente» ha detto ieri il regista, accompagnato dal suo cast di voci all star, da Bill Murray a Jeff Goldblum, Tilda Swinton, Greta Gerwig (nella foto, le due attrici al red carpet con Anderson).
Realizzato in stop motion, cioè filmando frame dopo frame impercettibili movimenti di veri e propri pupazzi, il film «è basato su questo processo, con pochissimi interventi in digitale, perché mi piace lavorare con una tecnica che richiama le origini della storia del cinema», ha spiegato Anderson. E le vette raggiunte sono altissime: 1000 i pupazzi realizzati per il film, con 5 versioni di diversa grandezza per ciascuno dei protagonisti, e 16 settimane per costruire ogni singolo modello. Un'accuratezza che si riflette anche nella musica, con una colonna sonora quasi integralmente a base di percussioni (curata per la quarta volta da Alexandre Desplat) e nella ricchezza della storia, piena di riferimenti alla cultura giapponese e al cinema di Akira Kurosawa e Hayao Miyazaki.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Febbraio 2018, 05:01
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