ALLARME RIFIUTI

Lorena Loiacono
Se a Roma serve l'intervento dei presidi per tenere pulite le strade coperte dalla spazzatura, saranno sempre loro a sorvegliare che l'Ama continui a tenere puliti gli ingressi degli istituti scolastici: «In dieci giorni potrebbe essere di nuovo l'emergenza». Negli ultimi giorni infatti la municipalizzata ha compiuto una corsa contro il tempo per ripulire dai rifiuti le aree antistanti le scuole perché l'Associazione nazionale dei presidi, per voce del presidente di Roma Mario Rusconi, aveva avvisato le famiglie e le istituzioni che in quelle condizioni le lezioni oggi non sarebbero iniziate.
Il motivo? Tra sporcizia, topi e insetti gli istituti erano ostaggio della spazzatura, a rischio allarme igienico sanitario. L'Ama ha risposto alla denuncia dei dirigenti scolastici intervenendo nelle aree interessate dalle scuole ma la situazione resta esplosiva in tutta la città, dopo il grave incendio che ha provocato la chiusura dell'impianto Tmb del Salario, che trattava oltre un quinto dei rifiuti della Capitale. Da quel momento la raccolta è andata al collasso e a risentire sono stati tutti gli angoli di Roma, anche nel periodo natalizio, comprese le scuole. Ma oggi tutti in classe, l'allerta è rientrata.
«Controlleremo giorno dopo giorno che tutto resti pulito - spiega Rusconi - altrimenti da qui a 10 giorni saremo di nuovi invasi dai rifiuti. Siamo in prima linea per controllare che la raccolta dei rifiuti funzioni, lo dobbiamo ai nostri studenti e alle loro famiglie. Anche perché se qualcuno, ad esempio, si prende la salmonella a scuola, la colpa è del preside». In molte situazioni infatti la spazzatura di fronte agli ingressi, vere e proprie cataste di rifiuti, non permetteva il transito ai passeggini e, soprattutto, portava sotto le finestre delle scuole, orde di topi e insetti.
«Uno zoo a cielo aperto che - denuncia Rusconi - facilmente potrebbe arrivare tra i banchi nelle classi. E' inammissibile: se domani mattina (oggi ndr) qualche scuola dovesse trovarsi ancora in queste situazioni, non aprirà i cancelli». Ma la situazione per ora sembra tornata alla normalità: «Ama - ha spiegato il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito del M5S, ci informa che dai primi riscontri sul campo la maggior parte delle circa 3.000 scuole di Roma è stata monitorata: ringraziamo gli operatori per lo sforzo immane, malgrado le oggettive difficoltà conseguenti al gravissimo incendio al Tmb».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Gennaio 2019, 05:01
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