Alla conquista del Campidoglio, Roma sceglie chi la farà rinascere

Alessandra Severini
Una lunga lista di candidati sindaco, un esercito di aspiranti ad un seggio in aula Giulio Cesare e un orizzonte fatto di grandi sfide. Domenica 3 e lunedì 4 ottobre si vota per scegliere il primo cittadino di Roma.
I CANDIDATI. La sfida sarà prevalentemente a quattro. Enrico Michetti, centrodestra, avvocato e conduttore radio; Roberto Gualtieri, centrosinistra, ex ministro; la sindaca uscente Virginia Raggi (M5s); Carlo Calenda, leader di Azione ed ex ministro. Gli altri sfidanti: Rosario Trefiletti (Italia dei Valori), Elisabetta Canitano (Potere al Popolo), Micaela Quintavalle (Partito Comunista), Cristina Cirillo (Pci), Andrea Bernaudo (Liberisti Italiani), Monica Lozzi (Revoluzione Civica), Fabrizio Marrazzo (Partito Gay), Paolo Berdini (Roma ti Riguarda), Margherita Corrado (Attiva Roma), Fabiola Cenciotti (Popolo della famiglia), Gilberto Trombetta (Riconquistare l'Italia), Luca Teodori (Movimento 3V - Vaccini vogliamo la verità), Giuseppe Cirillo (Partito delle Buone Maniere), Francesco Grisolia (Sinistra Rivoluzionaria), Gian Luca Gismondi (MIS Movimento Idea Sociale), Sergio Iacomoni (Movimento Storico Romano), Paolo Oronzo Mogli (Movimento Libertas), Rodolfo Concordia (Democrazia Repubblica).
LE REGOLE. Se si è persa la tessera elettorale (o sono esauriti gli spazi per i timbri) si può chiederne un duplicato immediato all'ufficio elettorale del Comune. Anche i cittadini in possesso di una carta d'identità scaduta potranno votare, ma a condizione che il documento sia scaduto da non più di tre anni. Niente Green Pass ma bisogna rispettare obbligo di mascherina e distanziamento. Si può barrare solo il nome del candidato sindaco (in questo caso il voto andrà esclusivamente a lui); barrare il simbolo di una lista (la preferenza andrà alla lista e anche al candidato appoggiato da quel partito). Ammesso anche il voto disgiunto: si vota un candidato e una lista che ne sostiene un altro. Per i candidati al consiglio comunale le preferenze al massimo possono essere due: una per un uomo e una per una donna. Se si votano due uomini o due donne la preferenza sarà nulla.
MUNICIPI. Si vota anche per la scelta del presidente e dei consigli dei 15 Municipi. Nelle elezioni del 2016 il Movimento 5Stelle stravinse, aggiudicandosi 13 municipi su 15. Al centrosinistra rimase solo il Centro storico e il quartiere Trieste-Pinciano.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Ottobre 2021, 05:01
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