Alessandra Sverini
Basta procedere in ordine sparso. Il ministro della Salute

Alessandra Sverini
Basta procedere in ordine sparso. Il ministro della Salute Speranza richiama le Regioni al rispetto delle regole nazionali sulla somministrazione del vaccino Astrazeneca. «Abbiamo una posizione chiara, netta delle nostre autorità e chiediamo alle autorità regionali di allinearsi ai piani nelle prossime settimane». Astrazeneca dunque non andrà somministrato a chi ha meno di 60 anni, né alla prima né alla seconda dose. Chi ha fatto la prima dose con il vaccino a vettore virale e ha meno di 60 anni avrà quindi, al richiamo, un vaccino di tipo mRna (Pfizer o Moderna) da somministrare ad una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose. E proprio in riferimento al mix di vaccini il ministro ha rassicurato: «La vaccinazione eterologa è già utilizzata da paesi importanti come la Germania da diverse settimane e i risultati sono incoraggianti. Vi sono alcuni studi che testimoniano come la risposta immunitaria sia addirittura migliore di quella fatta con due dosi dello stesso vaccino».
Non si placa però l'ondata di paura, dubbi e polemiche seguite alla morte della 18enne di Genova a seguito della vaccinazione con Astrazeneca. E molti criticano l'ipotesi del mix vaccinale. Il governatore della Campania De Luca per esempio ha detto che non lo userà.
Ad allontanare le accuse di caos nella campagna vaccinale ha provato anche il premier Draghi da Carbis Bay dove era in corso il G7. «Ogni punto è stato chiarito dal ministro Speranza, c'è adesione spontanea delle regioni alle linee del governo. Il piano vaccinale continua: non ci sono incertezze né timori che non possa andare in porto». Sulla vaccinazione ai ragazzi e sul caso di Camilla il premier non si sbilancia: «È molto complicato ricostruire responsabilità, l'iniziativa degli Open day garantiva a tanti di vaccinarsi subito, con la raccomandazione del Cts di AstraZeneca solo per persone di una certa età. Sono stati usati per tutti perché le case farmaceutiche non pongono limite». Il premier ha fatto riferimento anche all'aumento dei contagi registrato in Gran Bretagna a causa della diffusione della variante Delta. «Noi facciamo i tamponi a chi entra in Italia. Se dovessero ricominciare ad aumentare i contagi anche noi dovremmo reinserire la quarantena per chi arriva dall'Inghilterra».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Giugno 2021, 05:01
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