Alessandra Severini
Zona gialla, arancione e rossa. Da domani, posticipato di

Alessandra Severini
Zona gialla, arancione e rossa. Da domani, posticipato di un giorno rispetto al previsto, entra in vigore il Dpcm, con restrizioni differenziate a seconda del colore assegnato a ciascuna regione. Una scelta quella di dividere l'Italia in tre aree in base alla diffusione del Covid che il premier Conte difende: «Se avessimo adottato un unico provvedimento in tutto il paese avremmo ottenuto un duplice effetto negativo, non saremmo intervenuti con misure veramente efficaci dove c'è un maggior rischio e avremo imposto misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave».
Ma la decisione ha provocato le ire dei governatori. «È uno schiaffo in faccia ai lombardi, non ce lo meritiamo», ha tuonato il governatore Attilio Fontana.
A loro dà man forte Matteo Salvini: «Chiudono in casa milioni di italiani, in diretta Tv sulla base di dati vecchi di 10 giorni, senza garantire rimborsi adeguati. E intanto lasciano sbarcare più di 2.000 clandestini».
Colorito come al solito il commento del governatore De Luca («coprifuoco buono contro il randagismo») e ha sfidato apertamente il governo mantenendo la decisione di lasciare tutte le scuole chiuse nonostante la Campania sia in zona gialla.
Difficilmente però potranno esserci passi indietro. Conte lo ha fatto capire con chiarezza: «Non abbiamo alternative, dobbiamo affrontare queste restrizioni per raffreddare la curva». Il premier ha bacchettato i governatori e rigettato la polemica politica: «I criteri sono predefiniti e oggettivi e sfuggono ad ogni contrattazione, non si negozia sulla pelle dei cittadini».
In ogni caso nelle zone rosse le restrizioni saranno molto rigide: chiusi gli esercizi commerciali (salvo chi vende beni di prima necessità, ma rimarranno aperti anche i parrucchieri), vietato ogni spostamento in qualsiasi orario se non per motivi di lavoro, studio o salute, Dad anche per seconda e terza classe delle scuole medie.
Nella zona arancione, non si può uscire dalla regione e dal comune, bar e ristoranti rimarranno chiusi tutto il giorno.
Nella 'zona gialla' varranno le misure nazionali: coprifuoco alle 22, chiusura dei centri commerciali nei fine settimana, stop a mostre e musei, chiusura dei corner di giochi e scommesse, duzione della capienza nel trasporto pubblico locale fino, Didattica a distanza al 100% per le superiori.
Nelle zone rosse le misure restrittive resteranno in vigore per almeno due settimane. I dati relativi alle Regioni inserite nelle zone gialla e arancione saranno invece aggiornati ogni settimana e, in caso di peggioramento, ci sarà il passaggio automatico nella fascia più alta e l'applicazione di misure più restrittive.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Novembre 2020, 05:01
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