Alessandra Severini
Si va verso la chiusura di un accordo al vertice europeo

Alessandra Severini
Si va verso la chiusura di un accordo al vertice europeo sul Recovery Fund. Un negoziato infinito durato 4 giorni e 3 notti per raggiungere un obiettivo ambizioso: risollevare l'economia europea dalla peggiore crisi del dopoguerra. La nuova proposta di compromesso del presidente del Consiglio europeo Charles Michel prevede che la dotazione complessiva del piano per sostenere i Paesi più colpiti dal Covid-19 resti fissata a 750 miliardi: la quota dei sussidi sarà di 390 miliardi ma le risorse per il rilancio economico destinate direttamente ai Paesi secondo una precisa chiave di ripartizione si fermeranno a 312, 5 miliardi. Vengono ridotte le risorse destinate ad alcuni programmi, fra cui il Fondo a sostegno della transizione green. I paesi ribelli sono stati accontentati sui rimborsi di bilancio, mentre per quel che riguarda la gestione delle risorse la proposta suggerisce che i piani di riforma presentati dagli Stati membri vengano approvati dal Consiglio a maggioranza qualificata in base alle proposte presentate dalla Commissione.
La valutazione sul rispetto delle tabelle di marcia e degli obiettivi fissati sarà
affidata al Comitato economico e finanziario (Cef). Se in questa sede, in via eccezionale, qualche Paese riterrà che ci siano problemi, potrà chiedere che la questione finisca sul tavolo del Consiglio Europeo.
Secondo i primi calcoli, all'Italia andrebbero 209 miliardi, 82 miliardi di sussidi e 127 di prestiti (la proposta della Commissione di maggio, destinava al nostro Paese 173 miliardi: 82 di aiuti e 91 di prestiti). Il premier Conte è soddisfatto e spera grazie agli aiuti, di poter fare a meno del Mes.
Alla ripresa dei negoziati nella notte restava ancora da risolvere il tema della condizionalità degli aiuti al rispetto dello stato di diritto. I paesi frugali' vorrebbero legare gli esborsi dal bilancio 2021-2027 al rispetto dei valori democratici fondanti. Ma gli Stati del blocco di Visegrad, con l'ungherese Viktor Orban in testa, sono assolutamente contrari.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Luglio 2020, 05:01
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