Riaperture, dai ristoranti a cena alle piscine e ai concerti: le nuove regole

Riaperture, dai ristoranti a cena alle piscine e ai concerti: le nuove regole

di Alessandra Severini

Le Regioni spingono sull'acceleratore e chiedono al governo di far ripartire anche nelle zone rosse le attività maggiormente penalizzate, magari fissando regole più rigide di quelle sin qui adottate La proposta passerà ora al vaglio dell'esecutivo.


RISTORANTI Le Regioni chiedono di riaprirli anche nelle regioni rosse ma suggeriscono di adottare misure più severe: maggiore distanziamento fra i tavoli (due metri nei locali al chiuso, un metro all'aperto), misurazione della temperatura all'ingresso, divieto di assembramento davanti ai locali, prenotazione consigliata ma non obbligatoria, privilegiare l'uso di spazi all'aperto. Negli esercizi di ristorazione che prevedono posti a sedere non si consuma al banco dopo le 14. Ammesso anche giocare a carte purchè siano rigorosamente rispettate una serie di indicazioni, come uso della mascherina, igienizzazione delle mani e delle superfici di gioco.


PALESTRE E PISCINE Anche qui la richiesta è di riaprire anche nelle aree ad alto rischio. La proposta è di imporre ingressi pianificati e regolamentati per evitare assembramenti, misurazione della temperatura corporea, distanza di almeno due metri durante l'attività fisica. Spazi, spogliatoi e docce vanno organizzati in modo da garantire la distanza fisica di almeno un metro. Le macchine delle palestre devono essere disinfettate dopo ogni uso.


SPETTACOLI DAL VIVO Attività di screening all'ingresso, posti a sedere distanziati di almeno 1 metro tra uno spettatore e l'altro sia frontalmente che lateralmente, mascherina obbligatoria.

La distanza interpersonale andrà mantenuta anche durante le prove, nelle aree trucco, nel laboratori sartoriali.


SPOSTAMENTI FRA REGIONI I governatori chiedono che sia autorizzato almeno tra regioni gialle per dare al settore turistico una piccola spinta verso la ripartenza.


REVISIONE DEI PARAMETRI Si chiede di introdurre una soglia minima sul numero di tamponi da effettuare in ogni regione e di valutare anche il tasso di copertura vaccinale per le fasce a maggiore rischio.


La valutazione sulla possibilità dell'allentamento delle misure verrà fatta oggi durante la cabina di regia a palazzo Chigi con il premier Draghi. Di certo a contare saranno ancora i dati forniti dal Cts ma è difficile che si allarghino le maglie prima della scadenza del decreto attualmente in vigore, ovvero fine aprile. Dal 26 aprile potrebbero tornare le zone gialle dove si comincerà con riaperture graduali, prevedendo l'apertura dei ristoranti a pranzo con la chiusura anticipata, forse alle 16 e non alle 18. E magari ammettendo le attività di ristorazione solo nei tavoli all'aperto. Difficile invece che sia accettata la proposta delle regioni di riaprire anche nelle zone dove vi sono scenari epidemiologici ad alto rischio (zone rosse).
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Aprile 2021, 08:10
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