Alessandra Severini
In Lombardia è allarme rosso. La regione (anche ieri

Alessandra Severini
In Lombardia è allarme rosso. La regione (anche ieri quella con il più alto incremento di positivi al Covid) ha chiesto al governo l'istituzione del coprifuoco su tutto il territorio dalle 23 alle 5 del mattino a cominciare da giovedì 22 ottobre. Le previsioni dicono che al 31 ottobre potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva e tali dati hanno spinto i sindaci di tutti i Comuni capoluogo, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana a formulare una richiesta condivisa a cui il ministro della Salute Speranza ha già dato l'ok. Nelle ore notturne verranno fermate nell'intera Lombardia tutte le attività e gli spostamenti, a esclusione dei casi eccezionali (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità). Oltre a questa richiesta la Regione chiuderà nel week end i centri commerciali (ma non gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità).
Anche la Campania si avvia a prorogare le restrizioni già adottate (orari di chiusura degli esercizi pubblici, divieto di feste e scuole chiuse) fino al 13 novembre. La curva dei contagi è preoccupante e il governo, ancora convinto di evitare un lockdown generalizzato, non esclude l'adozione di ulteriori provvedimenti restrittivi di carattere territoriale.
La gravità della situazione ha ridimensionato anche la polemica fra governo e comuni, con i sindaci che avevano accusato l'esecutivo di scaricare sulle loro spalle la responsabilità del coprifuoco. Ieri, un chiarimento fra Anci, premier e Viminale ha smorzato lo scontro istituzionale: i comuni individueranno le aree da chiudere, dove non si potrà sostare ma solo transitare per raggiungere un locale o la propria abitazione, ma il controllo su quelle aree spetterà alle Forze dell'ordine. E qualche sindaco ha già avviato le prime chiusure. A Bari, per esempio Antonio Decaro ha disposto, d'intesa con Asl e prefettura, la chiusura di 15 fra strade e piazze molto frequentate. A Bologna Virginio Merola si era mosso in anticipo e già lo scorso week-end aveva chiuso tre piazze.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Ottobre 2020, 05:01
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