Alessandra Severini
Il Movimento 5 stelle voterà no alla richiesta di autorizzazione

Alessandra Severini
Il Movimento 5 stelle voterà no alla richiesta di autorizzazione a procedere contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini per il caso Diciotti. Così hanno deciso gli iscritti votando online, non senza problemi, sulla piattaforma Rousseau. Ma il Movimento esce dalla votazione spaccato: su 52.417 votanti, il 59,05% (30.948 voti) si è espresso contro l'autorizzazione procedere e, dunque, a favore dell'immunità. Il 40,95% dei votanti (21.469), invece, ha votato per mandare Salvini a processo. Oggi toccherà ai senatori votare, nella Giunta per le immunità, sull'autorizzazione a procedere ma l'esito appare scontato.
Il voto dei militanti fa tirare un sospiro di sollievo a Luigi Di Maio: un sì avrebbe inevitabilmente messo in discussione l'alleanza con la Lega e lo stesso operato del leader pentastellato. Far votare i cittadini è parte del dna M5s, sono orgoglioso ha rivendicato Di Maio su Facebook - I nostri iscritti hanno valutato che c'era un interesse pubblico nella vicenda Diciotti e che era necessario ricordare all'Europa che c'è un principio di solidarietà da rispettare. Ma le polemiche non sono finite. Da un lato i militanti hanno denunciato ritardi e problemi nell'accedere al voto. Il crashdown della piattaforma Rousseau ha ritardato l'avvio delle votazioni e poi il quesito, scritto in modo ambiguo e per questo criticato dallo stesso Beppe Grillo, è stato cambiato. Gli utenti hanno denunciato per tutto il giorno difficoltà ad esprimere il loro parere tanto che il termine delle votazione è stato prorogato dalle 20 alle 21.30. Le opposizioni vanno all'attacco lasciando intravedere l'ombra di uno scambio fra gli alleati: il no all'autorizzazione contro il sì leghista al reddito di cittadinanza, il provvedimento su cui il Movimento punta per recuperare consenso. I parlamentari M5S se la sono cavata, non è colpa loro la decisione, possono continuare a stare a braccetto con la Lega ha commentato Silvio Berlusconi.
Rimane poi il malumore nell'ala ortodossa del Movimento che alle origini aveva sempre avversato l'immunità. E all'interno della fronda dei dissidenti c'è qualcuno che si spinge a mettere in discussione la trasparenza dell'associazione presieduta da Davide Casaleggio.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Febbraio 2019, 05:01
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