Alessandra De Tommasi
Ex teen idol grazie alla saga di Kick-Ass, Chloë Grace

Alessandra De Tommasi
Ex teen idol grazie alla saga di Kick-Ass, Chloë Grace Moretz torna in azione con il film Tom&Jerry, in esclusiva digitale dal 18 marzo sulle principali piattaforme. Nel film i nemici-amici creati da Hanna e Barbera si ritrovano in un hotel di lusso a New York: il roditore vi si è installato e il felino viene ingaggiato per stanarlo da Kayla/Moretz, nuova arrivata nello staff.
Lei si sente più simile a Tom o a Jerry?
«Decisamente Jerry e non solo perché il mio segno nell'oroscopo cinese è il topo, ma perché siamo entrambi un po' nerd, decisamente buffi e alquanto ingegnosi. E a pensarci bene nel film io e Michael Pena (che dà il volto a Terrance) siamo la versione in carne ed ossa dei due protagonisti animati, quindi l'analogia calza a pennello».
Nel film c'è il cameo di un duo italiano affiatato, Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Quanto conta poter fare affidamento sui colleghi?
«Lo considero cruciale e il film parla anche di questo, della bellezza di collaborare e guardarsi le spalle a vicenda. Ovviamente il tutto condito con una dose massiccia di divertimento in un viaggio d'evasione da intraprendere con familiari e amici».
Chi è la sua Kayla?
«Questa ragazza è stranamente amabile, nonostante la sfilza di pessime decisioni prese nella sua vita. Mente spesso, ma senza cattive intenzioni, vuole solo la chance di poter far vedere chi è e di cosa sia capace, una professionista degna di ricoprire un ruolo di responsabilità, meritevole di stima e fiducia. Questo desiderio però la porta spesso ad essere incompresa».
E chi sono Tom e Jerry?
«Due personaggi ossessionati l'uno dall'altro, in una sorta di amicizia poco convenzionale in cui di fatto cercano spesso di farsi fuori a vicenda».
Si è sentita intimidita nel dividere la scena con due icone come Tom e Jerry?
«Recitare al loro fianco mi ha regalato una libertà creativa che non ho mai sperimentato nella mia carriera. Il motivo? Abbiamo improvvisato e le mie reazioni hanno quasi rafforzato le loro, permettendo agli animatori di rendere tutto più naturale».
Ora guarda New York con occhi nuovi?
«Credevo di vivere in un universo alternativo: sembra New York ma se ci fai caso poi qui e lì lo sfondo cittadino è dipinto a mano, regalando alla città una forte componente onirica. È la fantasia innescata nella realtà quindi per me la forma perfetta di evasione».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Marzo 2021, 05:01
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