Alessandra De Tommasi
Coppa Volpi alla Mostra di Venezia, recente nomination

Alessandra De Tommasi
Coppa Volpi alla Mostra di Venezia, recente nomination come migliore attrice Golden Globe 2021 e un passo più vicino al primo Oscar: Vanessa Kirby sta vivendo un momento di grazia professionale per la performance nel film Pieces of a woman (su Netflix). Il dramma familiare, tratto dalla reale esperienza vissuta dalla sceneggiatrice Kata Weber e dall'ex partner Kornél Mundruczò, la perdita di una bimba subito dopo il parto. Ai Miu Miu Women's Tales la 32enne londinese, già nota per il ruolo di Principessa Margaret nella serie The Crown, ha raccontato questo viaggio sulla perdita.
Questo è il suo primo ruolo da protagonista assoluta. Cosa cercava nel copione?
«Qualcosa che mi spaventasse a morte, che mi sfidasse oltre i miei limiti: ho letto la sceneggiatura tutta d'un fiato e mi ha fatto piangere toccandomi nel profondo. E per me che non sono madre dar voce a tutte le donne che hanno sperimentato questo dolore enorme è stato un privilegio».
Chi perde un figlio prova anche un senso d'inadeguatezza e vergogna.
«Se ne dovrebbe parlare più spesso per evitarlo perché quel lutto porta solitudine e isolamento. Spetta anche all'arte dare voce a chi non ne ha e raccontare storie sommerse».
All'inizio del film, per oltre venti minuti, si vede un travaglio difficile. Si è sentiva vulnerabile?
«Al contrario, non sono stata mai così protetta e rispettata come su questo set mentre incarnavo emozioni forti. Finalmente oggi si moltiplicano le produzioni con universi femminili ricchi e sfaccettati. E io prendo questa responsabilità molto sul serio quando scelgo che tipo di donna mettere in scena: non accetto compromessi né giochi di poter».
La sua Martha non elabora quanto ha dentro. Le somiglia?
«Per niente: io sono un'impulsiva, un'emotiva che riversa sempre all'esterno le sue sensazioni e dover rimanere quasi paralizzata per il suo lutto è stata una sfida enorme».
Cos'ha imparato dalla pandemia?
«Questo senso di staticità e immobilità. Non ero a casa tanto a lungo da moltissimo tempo, così ne ho approfittato per guardare film e dormire fino a tardi. Anche questo è un modo di alimentare la creatività».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Febbraio 2021, 05:01
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