Alberto Forte
Ultimo gioca in casa. L'artista romano approda con il suo Colpa

Alberto Forte Ultimo gioca in casa. L'artista romano approda con il suo Colpa
Alberto Forte
Ultimo gioca in casa. L'artista romano approda con il suo Colpa delle favole Tour 2019 al Palazzo dello Sport, con tre concerti: oggi, domani e venerdì (inizio ore 21). Una sorta di prova generale in vista de La favola, lo show-evento in programma il 4 luglio allo stadio Olimpico della capitale. Tutti e tre i concerti hanno fatto registrare il sold out da diverso tempo, così come quello allo stadio Olimpico.
I tre show al Palazzo dello Sport vedranno l'alternarsi di brani estratti dal suo ultimo disco, Colpa delle favole, a quelli inseriti nei precedenti album del cantautore romano. L'inizio sarà affidato alle note della title track dell'ultimo disco, Colpa delle favole. Quindi troveranno posto altri successi come Poesia senza veli, la sanremese Il ballo delle incertezze, Ti dedico il silenzio, Canzone stupida, il recente singolo Fateme cantà, il brano attualmente in rotazione radiofonica Rondini al guinzaglio. E, ancora, I tuoi particolari, seconda all'ultimo Sanremo. Nel corso della serata ci sarà spazio anche per un momento interamente acustico, con Ultimo seduto al piano accompagnato da una violinista e da una violoncellista. A chiudere la serata, il brano La stazione dei ricordi.
Dopo le polemiche di Sanremo, Niccolò Moriconi - in arte Ultimo, romano, classe '96 e tanto studio al pianoforte - racconta di essere «nato con la voglia di strafare e col bisogno di volare» per parafrasare La stazione dei ricordi, una delle canzoni del disco. «Mi sono ripreso dalla rabbia di Sanremo - racconta - E ci ho pensato e ripensato. Quando ti ascoltano in tre è una cosa, quando sono in centinaia, un'altra. Sanremo dà pressione. E io sono un ragazzo di 23 anni che ha iniziato da un anno e mezzo».
Prove them wrong è uno dei tatuaggi messi in bella vista in copertina, insieme al dito medio, a Banksy e alla ferita sul cuore. «Dimostra che si sbagliano: è la traduzione della mia voglia innata di rivincita nei confronti di tutti - racconta il cantante - Di chi vuole dimostrare che i sogni possono vincere».
Eppure, Ultimo ha dovuto subire critiche anche pesanti, come quelle degli insegnanti a scuola. «Ero un ribelle che prendeva la vita a muso duro - ricorda Ultimo - Quando andavo a scuola, anche se mi preparavo, mi rifiutavo di essere interrogato. Ero bastian contrario (sono ancora così). Hanno avuto troppa fretta nel giudicarmi. Nelle scuole non si dà l'opportunità di sognare lontano da quello che succede dentro. La vita va vissuta, e il piano b è una cazzata». E come si vede ora?
«Stessa fame. Stessa voglia di farcela. Stessa necessità di convincere. Perché tra Niccolò e Ultimo non c'è nessuna differenza». Ma non è... colpa delle favole. «Se fossi sincero, direi che è colpa mia. Qui continuo a cercare ambizioni. Perché la vita è strana: raggiungi una cosa e subito ne vuoi un'altra. La difficoltà sta nel mantenere ciò che hai ottenuto».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Maggio 2019, 05:01
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