Accuse, querele, scuse e molto rumore. Il gesto di Matteo Salvini che era andato

Accuse, querele, scuse e molto rumore. Il gesto di Matteo Salvini che era andato
Accuse, querele, scuse e molto rumore. Il gesto di Matteo Salvini che era andato a citofonare a un tunisino a Bologna chiedendogli se fosse uno spacciatore ha provocato una valanga di polemiche. Fra queste c'era stato il commento dello scrittore e attore bresciano Fabio Volo, che aveva definito dai microfoni della sua trasmissione Il Volo del mattino su radio Deejay, il leader della Lega un «bullo arrogante e vigliacco». «Vai a suonare ai camorristi se hai le palle, aveva aggiunto Volo in diretta all'ex ministro dell'Interno. Ieri però c'è stata la presa di distanze di Linus, direttore di Radio Deejay in un lungo post su Instagram. Linus ha definito il linguaggio usato da Volo «scomposto». «Quello che ha detto Fabio è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto». (A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 05:01
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