Accerchiato dai bulli a Torre Angela Sassi e uova al portapizza indiano

Simone Pierini
Hanno passato la serata di corsa in giro per la città a fare consegne, poi, una volta giunto il momento di tornare a casa, sono stati presi a sassate da un gruppo di ragazzini. È successo la scorsa settimana a Torre Angela, nella periferia est di Roma, a un rider di origine indiana e alla sua collega e fidanzata.
E il ragazzo, coraggioso, ha messo in salvo la sua compagna prima di prendersi anche delle uova in faccia, finendo in ospedale con una ferita sull'occhio, un danno oculare che lo terrà fermo per almeno una settimana. La denuncia è arrivata dal sindacato Rider Union Roma che sulla propria pagina Facebook ha raccontato la cronologia dei fatti titolando la notizia Neanche i primati tirano i sassi.
Le vittime dell'agguato sono due giovani che fanno le consegne in sella alle due ruote, attraversando la capitale, per pagarsi gli studi e magari qualche uscita con gli amici. E oltre ai rischi che affrontano sulle strade di Roma, la beffa di un'aggressione. «Siamo vicini ai due ragazzi che l'altra sera sono stati presi di mira da un gruppo di adolescenti», scrivono in un post apparso sui social.
«Hanno pensato bene di passare la serata tirando prima dei sassi e poi delle uova ai due ragazzi che stavano tornando a casa dopo aver consegnato cibo in giro per la città. Si è trovato coinvolto in questa brutta situazione - raccontano - scegliere se attirare verso di sé tutte le attenzioni degli adolescenti e far scappare la sua ragazza oppure rimanere entrambi lì. Lui ha scelto coraggiosamente di rimanere in quella situazione da solo».
E proprio la solidarietà tra i fattorini della città ha permesso il primo soccorso. «Tra noi rider - sottolinea il sindacato - si è attivata subito la rete di mutuo soccorso e abbiamo fatto sì che fosse accompagnato all'ospedale». Il sindacato non parla di razzismo, si limita a puntare il dito contro la bravata di un gruppo di ragazzini.
«Ti auguriamo una pronta guarigione - conclude il post - sappiamo che il dottore ti ha prescritto, oltre ai medicinali, una settimana di riposo. Goditela insieme alla tua fidanzata. Noi vi aspettiamo in strada, sempre a braccia aperte. Spero li scuserete, non crediamo siano razzisti ma semplicemente deficienti».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Maggio 2019, 05:01
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