Via Gola, operazione recupero

Simona Romanò
Balordi di quartiere che aggrediscono i vigili del fuoco per impedire loro di spegnere un incendio in mezzo alla strada. Case Aler dove gli abusivi dettano legge, spaccio dilagante. Via Gola, un pezzo di Milano alle spalle del Naviglio Pavese diventata ormai la via dell'illegalità, è stata al centro del tavolo per l'ordine e la sicurezza di ieri in prefettura: forze dell'ordine, Comune e Regione allo stesso tavolo per trovare una soluzione, dopo gli incidenti della Notte di San Silvestro e dopo la lettera appello con cui i residenti esasperati hanno chiesto alle istituzioni «salvateci».
Il vertice di corso Monforte si è chiuso con un netto segnale di stop all'illegalità. Spiega il prefetto Renato Saccone: «Abbiamo deciso che opereremo al più presto su via Gola, perché non si ripeta più quello che è accaduto il 31 dicembre». «L'obiettivo - dice il numero uno della prefettura - è riportare legalità in aree dove le occupazioni sono numerose. Dobbiamo per prima cosa restituire il diritto alla casa a chi ne ha realmente bisogno».
Non ci sarà nulla di improvvisato in via Gola. Gli sgomberi saranno programmati «al più presto» sottolinea il prefetto. «Agiremo quando avremo l'insieme delle operazioni pronte, compreso l'avvio della rigenerazione, quindi l'occupazione giusta degli alloggi e una copertura minima essenziale per le effettive vulnerabilità». Secondo Saccone «è fondamentale rigenerare il tessuto sociale presente, con persone che hanno interesse e bisogno di una situazione decorosa, dignitosa per se stessi ma anche per il territorio». Quindi, attenzione particolare per le famiglie con fragilità, linea dura con abusivi, «contro chi non ha diritto a stare lì, ma anche pcontro chi sta lì e crea disagio sociale e criminalità». Un piano che potrebbe poi essere replicato anche in altre zone critiche, come ad esempio, in via Bolla.
Nel mirino anche il centro sociale Cuore in Gola: è infatti un problema annoso, perché le attività svolte al suo interno sono da sempre molto dubbie. «Ci sarà un percorso per evitare che diventi una questione di ordine pubblico», chiosa la vicesindaco con delega alla Sicurezza Anna Scavuzzo.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Gennaio 2020, 05:01
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